Si è concluso nel tardo pomeriggio il giro di consultazioni voluto dal coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Etel Sigismondi, per provare a ricomporre le fibrillazioni in seno alla maggioranza di centrodestra che hanno spinto il sindaco Pierluigi Biondi alle dimissioni.
Ebbene, la 'quadra' non si è ancora trovata.
Sigismondi ha incontrato i responsabili di Lega, Udc, Forza Italia, Benvenuto Presente, Fratelli d'Italia, L'Aquila futura e Insieme per L'Aquila, "e non sono affatto contento dell'esito degli incontri" spiega a newstown. "Da una parte, ho trovato piena convergenza sugli obiettivi programmatici, dall'altra, però, non siamo arrivati ad una sintesi sull'assetto della nuova Giunta comunale. Comporre gli equilibri è complesso poiché attiene alla componente numerica rappresentativa di ogni forza di maggioranza, all'attribuzione delle deleghe e al rispetto delle quote rose".
Stando alle questioni poste dal sindaco Biondi, ha aggiunto Sigismondi, "restiamo in attesa di riscontri e certezze sull'effettivo stanziamento, da parte del Governo, dei 10 milioni necessari al riequilibrio del bilancio comunale; per ciò che attiene il livello locale, invece, non ci sono ancora le condizioni per un ritiro delle dimissioni. Biondi ha voglia di lavorare e chiede di essere messo nelle condizioni di farlo: su queste richieste, è assolutamente intransigente".
Insomma, "abbiamo bisogno di altro tempo per trovare una soluzione alla crisi" ha riconosciuto Sigismondi.
Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, poi, ha inteso inviare un messaggio piuttosto chiaro al capogruppo del suo partito, Giorgio De Matteis, che nei giorni scorsi ha ribadito come il gruppo non si senta affatto rappresentato dagli assessori Alessandro Piccinini e Carla Mannetti: "l'ho detto e lo ripeto: sono assolutamente contrario ad un azzeramento della Giunta e alla sostituzione dei nostri assessori. D'altra parte, i risultati delle regionali raccontano di un partito in crescita, in particolare in provincia dell'Aquila, segno di un apprezzamento per il lavoro svolto dai nostri rappresentanti con incarichi di governo: dunque, non comprendo proprio le ragioni della richiesta".
I nodi restano, in altre parole, e non sarà affatto facile scioglierli.
Stante la probabile conferma di Carla Mannetti e Alessandro Piccinini (Fratelli d'Italia), di Francesco Bignotti (L'Aquila futura), Monica Petrella (Benvenuto Presente) e Raffaele Daniele (Udc), nominato vice sindaco con deleghe pesantissime giusto una settimana fa, ci sarebbero quattro posti da assegnare e, come minimo, un altro assessore dovrà essere donna. La Lega ha ribadito la sua posizione: i dimissionari Luigi D'Eramo e Emanuele Imprudente dovranno essere sostituiti da Daniele Ferella e Fabrizio Taranta. E Insieme per L'Aquila? Chiede due assessorati per Roberto Jr Silveri e Vito Colonna.
Evidentemente, i conti non tornano. La Lega considera il movimento civico che fa riferimento all'ex vicesindaco e assessore regionale Guido Quintino Liris sinergico con Fratelli d'Italia - come dargli torto? Insieme per L'Aquila ha aderito a Direzione Italia di Raffaele Fitto, movimento federato con Fdi, tant'è vero che Liris è stato eletto all'Emiciclo con i meloniani - e, per questo, giudica eccessiva l'attribuzione di quattro assessorati al partito che già esprime il sindaco della città. "Senso di responsabilità, per noi, vuol dire chiedere delle cose rispetto al consenso che si è ricevuto. Chiedere cose rispetto a un consenso che non si è ricevuto è un atto di ineducazione politica. Noi non vogliamo più poltrone o più posti, la Lega è culturalmente una forza di governo, non crea problemi, li risolve. Ma la responsabilità, così come ce la stiamo mettendo noi, che siamo il primo partito in Italia, in Abruzzo e anche all'Aquila, ce la devono mettere anche gli altri. Se poi la priorità non è il bene della città ma la sottolineatura della propria esistenza, ne prendiamo atto ma è un gioco che a noi non piace", la stoccata degli esponenti locali del Carroccio.
Non solo. La Lega ha posto una questione di competenza: "serve una giunta fatta da persone di spessore in grado di dare alla città un futuro amministrativo degno di un capoluogo di regione"; sebbene non vi sia stato un riferimento diretto alle proposte di Insieme per L'Aquila, il pensiero è corso proprio alle indicazioni del movimento. E stando a quanto si apprende, anche il sindaco Biondi nutrirebbe più di un dubbio su Silveri e Colonna.
Come non bastasse, e l'abbiamo già sottolineato, il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia - 'sordo' al richiamo del coordinatore regionale Sigismondi - con Giorgio De Matteis, Marcello Dundee e Berardino Morelli (più defilata la posizione di Ersilia Lancia) non riconosce Piccinini e Mannetti come propri assessori e pone, evidentemente, un tema di rappresentanza.
E poi c'è Forza Italia che, a seguito delle amministrative, aveva strappato tre assessorati di peso - e la delega di vice sindaco per Liris - oltre alla presidenza del Consiglio: ebbene, si ritrova ora - meno di due anni dopo - col solo Roberto Tinari ancora in 'sella'. Si accontenterà?
Infine, c'è la questione di genere: come detto, servono almeno tre assessore donne: date le posizioni consolidate di Lega, Udc, L'Aquila futura e Fratelli d'Italia, ad esprimere la quota rosa dovrebbe essere proprio Insieme per L'Aquila che, sul punto, pare non volere cedere. A meno che non dovessero trovare conferma i rumors degli ultimi giorni che vorrebbero l'assessore Piccinini pronto ad un passo indietro, per ragioni personali: così fosse, ma la voce non ha riscontri al momento, Fratelli d'Italia potrebbe proporre Ersilia Lancia aiutando nella composizione della Giunta. Ma il gruppo consiliare sarebbe d'accordo?
Ne sapremo di più nei prossimi giorni.