"Le dimissioni del sindaco, Pierluigi Biondi, pur comprensibili per le difficoltà che ha dovuto registrare nell'attività amministrativa quotidiana e, soprattutto, per la guerra interna alla sua coalizione di Centrodestra, sono un gesto politico inopportuno e grave perché sono presentate in un periodo particolare e delicato: a 15 giorni dalla scadenza del termine per l'approvazione del Bilancio preventivo 2019, l'atto più importante e qualificante di un Comune ed a 20 giorni dal Decennale del Sisma".
A scriverlo, in una nota, è il consigliere comunale del gruppo Cambiare insieme/Italia dei Valori Lelio De Santis.
"In questo momento, la città dell'Aquila avrebbe bisogno di un governo cittadino, unito ed operoso, attento alle procedure amministrative, sensibile alle esigenze della gente e rispettoso delle vittime del 6 aprile".
"Invece, gli scontri dentro e tra i partiti di maggioranza da mesi hanno paralizzato la vita amministrativa, impedendo anche il funzionamento del consiglio e delle commissioni consiliari, alcune delle quali- la terza e la quarta- non si riuniscono da mesi".
"A pochi giorni dal decennale, non vedo un minimo di programma condiviso, una targa ricordo delle vittime, un gesto di ringraziamento per gli Enti e le associazioni che hanno espresso solidarietà tangibile a favore degli aquilani".
"Il centrodestra, che ha vinto le elezioni del 2017 (e quelle regionali hanno confermato quel voto), deve rispettare il voto degli Aquilani e deve amministrare con senso di responsabilità, se è in grado, altrimenti sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza si dimettano definitivamente!".
"Io mi auguro, nell'interesse esclusivo dei cittadini che aspettano risposte ai tanti bisogni sociali ed economici, che il Sindaco apra gli occhi e faccia il Sindaco, rispondendo alla città prima che ai partiti della sua coalizione rissosa, e che i consiglieri comunali esercitino il loro ruolo di fronte agli elettori che li hanno votati prima che al cospetto dei capipartito!".
"Questo, naturalmente, vale in qualche modo anche per la coalizione che ha perso le elezioni del 2017 e del 2019, che in questi giorni non sta dando un segnale di sobrietà e di unità, copiando la cattiva politica del centrodestra aquilano, le cui gravi responsabilità rischiano di essere offuscate dallo scontro personale e politico fra dirigenti autorevoli del Pd ed ex Pd".
"La città dell'Aquila ha bisogno di un salto di qualità, di un sussulto di moralità, di un ravvedimento collettivo e, soprattutto, di buona politica e di buona amministrazione al servizio dei cittadini che, purtroppo, anche per nostre colpe e forse rassegnati, non si indignano più!".