Venerdì, 22 Marzo 2019 12:29

Fondi bilancio, Albano e Palumbo: "Confusione creata ad arte da Biondi, torni a riunirsi il consiglio"

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Sul trasferimento del fondo straordinario (gli ormai famosi 10 milioni di euro necessari ad approvare il bilancio di previsione, ndr) "siamo al paradosso, alla confusione creata ad arte dal sindaco. Torniamo pertanto a chiedere che il consiglio comunale si riunisca urgentemente per assumere una posizione forte e unitaria".

Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri comunali del Pd Stefano Albano e Stefano Palumbo (capogruppo).  

La nota completa

Siamo ormai al paradosso, alla confusione più totale, creata ad arte dal Sindaco con le sue dimissioni e sintomo del livello politico presente in città. E' bene allora fare chiarezza, la si deve ai cittadini.

Andiamo per ordine:

  • Senza trasferimento del fondo straordinario (10 milioni di euro) sono a rischio l'erogazione di servizi fondamentali in favore dei cittadini e di conseguenza l'aumento delle tasse;
  • Consapevoli di ciò, ponemmo il problema per tempo, due mesi fa, proponendo un ordine del giorno con il quale sollecitavamo il governo a provvedere prontamente;
  • Chiedemmo di discuterne in consiglio comunale prima delle elezioni regionali affinché i due vicepremier, accompagnanti dal sindaco nelle rispettive visite (ricordate gli scontri a piazza duomo?), assumessero un impegno formale davanti agli elettori aquilani;
  • Ci fu impedito di farlo prima del 10 febbraio e al primo consiglio comunale utile (19 febbraio) quell'ordine del giorno fu addirittura bocciato dalla maggioranza con il Sindaco a farsi da garante per il trasferimento, dichiarando di aver avuto ampie rassicurazioni da parte del governo. Purtroppo, però neanche dal consiglio dei ministri tenutosi l'altro ieri (20 marzo) è arrivata la risposta attesa;
  • Il giorno dopo le elezioni regionali festeggiamenti e giunta comunale azzerata, come è ancora oggi;
  • Inizia il braccio di ferro tra le forze di maggioranza per la composizione della nuova giunta, stretta a doppio giro, in un gioco di equilibri, con quella regionale;
  • Non riuscendo a dipanare la matassa, alla vigilia del decennale il Sindaco si dimette minacciando di lasciare la città ad un commissario, perché il SUO Governo, quello che l'ha appoggiato alle comunali e alle regionali non gli ha dato per tempo, dopo 10 anni di stanziamenti sempre garantiti, quanto dovuto e promesso (e di cui lui stesso si era fatto garante appena 1 mese prima);
  • D'Eramo, unico deputato locale eletto nella Lega in parlamento, non pervenuto sulla questione dei 10 milioni, si fa vedere ai tavoli aquilani solo per parlare dei posti che spetterebbero alla Lega nella nuova giunta comunale.

Gli eventi parlano per noi in modo palese, confermando la giustezza della nostra azione e l'inadeguatezza di chi oggi vorrebbero fuggire dalle proprie responsabilità lasciando ad un commissario prefettizio l'incombenza di risolvere il caos da lui generato. Noi, invece, non scappiamo e vogliamo assumerci la responsabilità che il nostro ruolo ci impone, quella di agire secondo gli interessi dei cittadini.

Torniamo pertanto a chiedere che il consiglio comunale, massimo organo istituzionale rappresentativo della comunità, si riunisca urgentemente per assumere una posizione forte ed unitaria di tutte le forze politiche nei confronti di un governo che in più di un'occasione ha dimostrato di essere indifferente ai problemi della nostra città.

Pretendiamo allo stesso modo che il sindaco faccia il Sindaco e che il governo faccia il Governo. C'è una città che a due settimane dal decennale non può essere umiliata in questo modo.

Ultima modifica il Venerdì, 22 Marzo 2019 13:13

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