Mercoledì 27, al massimo giovedì 28 marzo, Pierluigi Biondi ritirerà le dimissioni rassegnate undici giorni fa.
Nelle prossime ore, il così detto Decreto Etna che garantirà i 10 milioni per il riequilibrio del bilancio del Comune dell'Aquila verrà varato in Consiglio dei Ministri così da permettere alla Giunta di istruire il bilancio di previsione evitando l'inasprirsi della tassazione locale e il taglio dei servizi.
A quel punto, Biondi potrà tornare in sella senza tagliarsi la faccia avendo, nel frattempo, ricomposto l'esecutivo comunale.
Sono ore di fibrillazioni, tra una riunione e l'altra: la quadra, tuttavia, si sta trovando.
Verranno confermati il vice sindaco Raffaele Daniele, nominato dal primo cittadino giusto qualche ora prima delle dimissioni per lasciargli le redini della macchina amministrativa, e così Carla Mannetti e Monica Petrella, pronta a confluire con Daniele D'Angelo nel gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, oltre a Francesco Cristiano Bignotti (L'Aquila futura). Dovrebbe fare un passo indietro invece Alessandro Piccinini, per motivi personali: è stata fissata in mattinata una conferenza stampa con il probabile annuncio delle dimissioni. Come ampiamente previsto, la Lega sostituirà i dimissionari Luigi D'Eramo ed Emanuele Imprudente con Daniele Ferella e Fabrizio Taranta.
Fin qui, le certezze.
Restano da mettere insieme altri tre 'pezzi' per completare il puzzle, due donne ed un uomo a quanto si è potuto apprende in queste ore. E qui sta il nodo da sciogliere.
Il sindaco dimissionario avrebbe rispedito al mittente i nomi messi sul tavolo da Insieme per L'Aquila e Forza Italia: Biondi sarebbe pronto ad una 'forzatura controllata', chiamando in Giunta dei profili tecnici di elevata caratura. Si è fatto il nome di Fausta Bergamotto, consulente di diverse aziende di respiro nazionale, che dirige il contenzioso a Palazzo Chigi e, tra le varie esperienze, può vantare di aver rappresentato il Governo Italiano a Bruxelles in seno alla Commissione tecnica che ha istruito il Codice degli appalti europei; Bergamotto avrebbe dato una disponibilità di massima, a patto che l'esecutivo garantisca un profilo più alto delle beghe tra partiti che, in questo primo scorcio di legislatura, hanno soffocato l'azione amministrativa.
Massimo riserbo sugli altri nomi che Biondi avrebbe in mente.
E' possibile, comunque, che il profilo di una donna possa essere chiesto al gruppo consiliare di Insieme per L'Aquila. Di certo, il sindaco dimissionario terrà per sé almeno un'altra nomina tecnica, oltre a Fausta Bergamotto, che potrebbe 'condividere' con la Lega.
Questo il quadro. Non resta che attendere le prossime ore.