Martedì, 26 Marzo 2019 13:46

Biondi ritira le dimissioni, ecco la nuova Giunta comunale: 5 uomini e 4 donne, nell'esecutivo Vittorio Fabrizi, Fausta Bergamotto e Fabrizia Aquilio

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Dodici giorni dopo, il sindaco Pierluigi Biondi ha ritirato le dimissioni presentando alla città la nuova Giunta comunale.

Ha avuto coraggio, il primo cittadino: dato il momento, si è tirato fuori dalle beghe tra partiti, chiudendo in un cassetto le pur legittime aspirazioni dei gruppi consiliari di maggioranza, tenendo per sé alcune scelte chiave e dando, così, un profilo più alto all'esecutivo che, nei prossimi mesi, sarà chiamato a tirare fuori la città dalle 'secche' nell'anno del decennale. Ha avuto coraggio, Biondi, nel riconoscere che la sua maggioranza, nei primi due anni di legislatura, non è stata in grado di dare le risposte che i cittadini aspettavano e, dunque, ha impresso una sterzata decisa, sperando che le scelte fatte possano dare i frutti sperati.

La Giunta sarà composta da cinque uomini e quattro donne. Partendo dai 'confermati', Carla Mannetti terrà le deleghe ai trasporti, alle infrastrutture, alla mobilità, alle politiche comunitarie e alla smart city; Monica Petrella avrà la delega alle pari opportunità, all'informatizzazione, alla comunicazione e al fascicolo del cittadino; Francesco Bignotti seguirà agricoltura, politiche sociali, politiche abitative e partecipazione. Confermato anche Raffaele Daniele, nominato vice sindaco a qualche ora dalle dimissioni per tenere le redini dell'amministrazione in questi dodici giorni, che avrà la delega al bilancio, almeno per il momento, oltre alla ricostruzione dei beni pubblici, il commercio e le attività produttive.

Come ampiamento annunciato, la Lega ha proceduto a sostituire Luigi D'Eramo con Daniele Ferella, che ne raccoglie le deleghe all'urbanistica, ed Emanuele Imprudente con Fabrizio Taranta che avrà ambiente e protezione civile.

Dunque, le novità. Biondi ha voluto in Giunta l'avvocato cassazionista Fabrizia Aquilio, 'madrina' dell'operazione della così detta 'lista di nozze' che il governo Berlusconi, in occasione del G8, sottopose ai governi presenti, già stretta collaboratrice del ministro degli Esteri Franco Frattini e capo di gabinetto del sindaco all'epoca dell'amministrazione Tempesta: avrà le deleghe al turismo, alla promozione dell'immagine della città, ai rapporti internazionali, al contenzioso e alla riforma dell'avvocatura. Altro avvocato è Fausta Bergamotto che avrà le deleghe al personale, alle partecipate e alla valorizzazione del patrimonio. Si tratta di un altro professionista apprezzato: Bergamotto, già consulente di diverse aziende di respiro nazionale, dirige il contenzioso a Palazzo Chigi e, tra le varie esperienze, può vantare di aver rappresentato il Governo Italiano a Bruxelles in seno alla Commissione tecnica che ha istruito il Codice degli appalti europei.

E poi, la vera novità della Giunta di Pierluigi Biondi: Vittorio Fabrizi; già dirigente del Comune dell'Aquila, capo dipartimento del settore ricostruzione, avrà l'incarico di seguire la ricostruzione privata, le opere pubbliche e lo sport. 

Il sindaco ha tenuto per sé la cultura, la programmazione dei fondi 'Restart' oltre ai rapporti con le Università, gli Enti e le Istituzioni, la sanità e le altre deleghe che competono ad un primo cittadino. 

"Questa mattina ho ritirato le dimissioni - ha spiegato il sindaco dell'Aquila - a seguito di notizie confortanti giunte da Roma. Il sottosegretario Vito Crimi ha formalmente richiesto al ministro dell'Interno Matteo Salvini il differimento dei termini per l’approvazione del bilancio di previsione; a questo ha fatto seguito una comunicazione formale del sottosegretario agli interni Stefano Candiani per informarci che il decreto ministeriale di proroga andrà giovedì in conferenza stato regioni e verrà sottoposto al Ministro. Di questo, ho informato informalmente il Prefetto", ha spiegato Biondi. Che ha aggiunto, rafforzando l'asse con la Lega: "per l’interlocuzione avuta col governo debbo ringraziare l’onorevole Luigi D’Eramo e il senatore Paolo Arrigoni che, silenziosamente, ha accompagnato il percorso in virtù della sua autorevolezza".

Per quanto riguarda le "questioni locali", così il primo cittadino ha definito le tensioni in seno alla maggioranza, il vero motivo delle dimissioni, "ringrazio i partiti e le forze politiche che, in alcuni casi, mettendo da parte legittime ambizioni, hanno permesso di praticare la strada di una rappresentanza fatta di personalità autorevoli, riconosciute, di professionisti che si sono voluti mettere a disposizione della città. Quando si riassetta una Giunta, qualcosa resta inevitabilmente fuori, avremo bisogno di molti più spazi", ha aggiunto Biondi; "L’Aquila però, e questa amministrazione, erano davanti ad un bivio: dare, oppure no, il segnale di una capacità di aprirsi alla società civile - simbolico prima ancora che operativo - in una fase cruciale come quella che stiamo vivendo".

Dunque, Biondi ha ringraziato l’assessore uscente Alessandro Piccinini - "oltre che collega di partito è un amico di vecchissima data, un fratello nella vita e nella politica che, con grandissimo senso di responsabilità, ha detto di non essere in grado di garantire al 100% la fatica che il ruolo di assessore richiede con un gesto, le dimissioni, di grandissimo altruismo" - e il governatore Marco Marsilio che ha partecipato alla conferenza stampa "dimostrando, una volta di più, la particolare attenzione che il governo regionale ha e avrà verso L'Aquila".

Biondi non ha mancato un appello alla responsabilità del Consiglio comunale, affinché sostenga una Giunta che andrà valutata per il lavoro che saprà mettere in campo; un messaggio, piuttosto esplicito alle forze di maggioranza o, almeno, ai partiti e ai movimenti politici che hanno visto frustrate le loro aspettative, ed in particolare Forza Italia e Insieme per L'Aquila. Il coordinatore regionale azzurro Nazario Pagano aveva messo sul tavolo i nomi di Stefano Morelli e Maria Pia Mazzocco: il sindaco, tuttavia, ha virato su Fausta Bergamotto che, all'epoca del defenestramento di Anna Lisa Di Stefano, era stata proposta dal deputato azzurro Antonio Martino. Un modo per provare a mettere a tacere i mal di pancia dei forzisti che si erano manifestati con la richiesta del capogruppo Maria Luisa Ianni di scegliere l'assessore in quota Forza Italia "in condivisione non solo con i vertici del partito ma anche con il contributo dei rappresentanti in Consiglio comunale". Bocciate anche le istanze di Insieme per L'Aquila che aveva proposto i nomi del capogruppo Roberto Jr Silveri e di Vito Colonna; domattina, il gruppo consiliare terrà una conferenza stampa e chissà che atteggiamento avranno verso la nuova Giunta così come ricomposta. 

Un'ultima battuta, Biondi l'ha riservata alle opposizioni o, meglio, al gruppo del Passo Possibile, che aveva teso una mano al sindaco dimissionario: "Auspico anche la responsabilità dei gruppi di minoranza, senza trasversalisimi però che, di solito, rappresentano operazioni al ribasso".

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Marzo 2019 10:07

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