E' l'uomo forte della rinnovata Giunta di Pierluigi Biondi; un profilo tecnico di spessore, riconosciuto a destra come a sinistra, il dirigente comunale che, in questi anni, ha avuto in mano le mazze della ricostruzione privata, uomo di fiducia dell'ex assessore Pietro Di Stefano e dell'allora sindaco Massimo Cialente. 

Da ieri, Vittorio Fabrizi è assessore comunale alla ricostruzione privata, appunto, oltre che alle opere pubbliche e allo sport, e su di lui ha scommesso il sindaco Biondi, anche e soprattutto per mettersi al riparo dalle tensioni tra i partiti sulla spartizione di poltrone e deleghe. "Ho fatto a Fabrizi una corte spietata in questi mesi", ha svelato il primo cittadino; "prima, gli ho chiesto di restare al suo posto, di 'rimandare' la pensione; poi, ho provato a proporgli di mettere in campo le sue competenze per l'Ufficio speciale prospettandogli anche la possibilità di fare il direttore tecnico per la Gran Sasso Acqua. E sempre mi ha ribadito la volontà di andare in pensione. L'altro giorno, quando ci siamo sentiti e mi sono accorto che traballava, mi sono subito infilato nella crepa che mi aveva fatto intravedere e sono riuscito ad affondare il colpo".

"E' il decano di questa Giunta, come conoscenza ed esperienza" ha aggiunto Biondi che, su Fabrizi, come detto, ha puntato forte.

"Ho accettato l'incarico per spirito di servizio e per amore verso la città; non ho ambizioni politiche di sorta, mi anima soltanto uno spirito di servizio. Il sindaco Pierluigi Biondi mi ha detto che c'era bisogno della mia esperienza e della mia capacità e mi sono messo a disposizione", spiega a newstown Vittorio Fabrizi. 

Un salto, il suo, dal ruolo di dirigente a quello di assessore che, tuttavia, non lo preoccupa. "I ruoli sono ben distinti: l'assessore ha il ruolo politico di guida e di indirizzo dell'ufficio; la dirigenza e i funzionari apicali hanno, invece, compiti gestionali. Non cadrò nel tranello della confusione dei ruoli: sono ben consapevole del mio ruolo all'interno dell'amministrazione e quello perseguirò".

Fabrizi si ritroverà tra le mani una macchina che, negli ultimi mesi, ha rallentato la marcia: "Le ragioni che hanno indotto il rallentamento della ricostruzione privata sono molteplici perché gli attori che concorrono affinché la macchina prosegua speditamente sono numerosi; ci sono stati cambi di vertice in alcune ammininistrazioni coinvolte nei procedimenti, si pensi agli uffici speciali e alla Struttura tecnica di missione; lo stesso ufficio comunale ha subìto dei contraccolpi dalla mia quiescenza. La turbolenza politica, gli appuntamenti elettorali non hanno aiutato. Questa somma di circostanze ha contribuito ad un rallentamento che vorrei recuperare in tempi brevi". 

Per Fabrizi, la priorità sono i fondi per la ricostruzione, "bisogna dare certezza di finanziamento della parte finale della privata: fino ad ora abbiamo goduto di una finanziaria, quella del governo Renzi, che ci ha assicurato la benzina in questi anni. Dunque, dobbiamo iniziare a preoccuparci della benzina. E poi, è urgente incidere sui procedimenti che riguardano le frazioni".