Venerdì, 03 Maggio 2019 14:51

Parco urbano piazza d'Armi, De Santis: "Vederci chiaro sui 22 milioni finiti nelle pastoie burocratiche"

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Chiarezza sul finanziamento da 22 milioni di euro per la realizzazione del Parco urbano di Piazza d'Armi.

A chiederla è il consigliere comunale dell'Aquila Lelio De Santis (Cambiare insieme/Italia dei valori), dopo che il quotidiano Il Centro ha riportato la notizia secondo cui l'impasse in cui è finito il progetto starebbe per essere sciolta.

Secondo il giornale, l'avvio dei lavori dovrebbe essere più vicino, grazie a un accordo trovato con l'impresa che aveva vinto l'appalto con un ribasso del 60%, la Rialto Costruzioni. Da una base d'asta di 18 milioni di euro, la ditta si era aggiudicata i lavori con un'offerta di 10 milioni di euro, che però, in un secondo momento, aveva chiesto di portare a 15. Stando a quel che riferisce Il Centro, la nuova intesa parlerebbe di un importo lavori di 13 milioni di euro. Ma il finanziamento iniziale era di quasi 23 milioni. Di qui la richiesta di chiarimenti di De Santis.

La nota

La storia del progetto del Parco urbano di Piazza d'Armi, iniziata ormai 10 anni fa e sviluppatasi a tempo di lumaca, che ha un finanziamento di 23 milioni e che prevede diversi interventi di riqualificazione dell'area e la costruzione di un teatro di circa mille posti, arriva al punto cruciale nel 2016 con l'aggiudicazione dei lavori e della progettazione esecutiva alla ditta Rialto costruzioni S.p.a. di San Tammaro, Caserta, con un ribasso del 60,53% sul prezzo a base d'asta.

Un ribasso esorbitante, che lascia ulteriormente perplessi quando, in sede di progettazione esecutiva, la società aggiudicataria prevede delle varianti in aumento per circa 5 milioni!

Naturalmente, la Società PCQ di Ancona, incaricata della verifica della congruità delle Varianti, esprimeva un parere di non conformità.

Iniziava allora una serie di incontri a livello tecnico fra la Società Rialto, la Società di verifica e gli Uffici comunali per trovare una soluzione concordata: viene partorito il topolino che accontenta tutti e che mette più soldi a disposizione della Società aggiudicataria.

Infatti, a fronte di un ribasso del 60,53% , il quadro economico rimodulato e concordato risulta:

13.060.010,62 per lavori al netto del ribasso;

 4.128.970,18 per somme a disposizione

per un totale di euro 17.188.980,80 rispetto al totale dell'importo messo a gara di euro 22.950.548,84.

La determina dirigenziale n° 1491 del 30/04/2019 del Comune approva l'intesa.

Penso che l'Amministrazione comunale debba riflettere ed approfondire con attenzione tutta la vicenda, che presenta aspetti poco chiari, con la modifica delle condizioni iniziali di gara.

In precedenza avevo chiesto all'Amministrazione attiva chiarezza e fermezza, non escludendo la revoca dell'aggiudicazione.

Il mio intento, e non solo per questo caso, non è quello di ritardare l'avvio dei lavori, ma di tenere gli occhi aperti e di verificare che tutto avvenga nel rispetto delle norne e delle condizioni di gara.

La ricostruzione della città e la realizzazione di opere, come quella di Piazza d'Armi, hanno bisogno di imprese capaci e serie, di tempi certi e celeri, ma anche di trasparenza nelle procedure di affidamento dei lavori. Questo è un dovere che abbiamo nei confronti dei cittadini, che alla politica chiedono correttezza.

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