"Accogliendo una mia proposta, la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale dell'Aquila ha deciso all'unanimità di tenere una seduta straordinaria e aperta sulla vicenda dell'Accord Phoenix, l'azienda che si trova nel polo elettronico e che in questi giorni è interessata da una vicenda giudiziaria".
A darne notizia è il capogruppo dell'Italia dei Valori, Lelio De Santis, che si è detto lieto che i colleghi consiglieri abbiano ben compreso il senso della proposta. "L'Aula consiliare non sarà un tribunale e noi non saremo dei giudici. Non si entrerà nel merito dell'azione e delle indagini della magistratura. La questione va esaminata per i suoi risvolti politici e morali. Se un giudice scrive che la politica sapeva, che le assunzioni potrebbero essere state clientelari, se le istituzioni erano a conoscenza che non tutti i requisiti erano presenti al momento in cui l'azienda aveva ottenuto i finanziamenti per l'avvio dell'attività (accuse, ovviamente, tutte da dimostrare), ebbene questa vicenda interessa anche l'Assise civica, visto che il Comune è stato parte attiva nella questione stessa".
"Abbiamo l'obbligo nei confronti dei cittadini di fare chiarezza - ha ribadito De Santis - di ricostruire ogni particolare della storia di Accord Phoenix, di promuovere la massima trasparenza, di capire con esattezza quali sono stati i ruoli e, eventualmente, le responsabilità della politica. Soprattutto, abbiamo il dovere di difendere i 50 e oltre lavoratori dell'azienda, che non possono perdere l'occupazione per colpe non loro. Gli addetti e le loro famiglie vanno tutelati. E il Comune deve porre in essere azioni decisive sotto questo punto di vista. Mi auguro che si possa arrivare a un documento unitario, condiviso da tutti i gruppi consiliari; sarebbe importantissimo in termini di credibilità istituzionale e politica".