"Mi chiedo se da parte dell'amministrazione comunale sia stata o meno concessa l'autorizzazione al gruppo politico di Casapound - L'Aquila per procedere alla ripulitura di un bene monumentale vincolato di proprietà della municipalità, quale la fontana del D'Antino, recentemente oggetto di atto vandalico".
A scriverlo, in una nota, è Fabiana Costanzi, responsabile Cultura del Pd dell'Aquila, in merito all'intervento di ripulitura della scritta vandalica con cui nei giorni scorsi era stata imbrattata la Fontana Luminosa portato a termine da CasaPound.
"Ricordo" scrive la Costanzi "come lo ricorda l'attuale assessore al Patrimonio, Vittorio Fabrizi, che la scorsa amministrazione per la sola guardiania del perimetro delle mura urbiche ad associazioni culturali del calibro di Archeo Club, Italia Nostra e Legambiente ha dovuto necessariamente redigere un apposito protocollo d'intesa dove, in caso di danneggiamento accertato del bene pubblico, si poteva procedere alla sola segnalazione al Comune. È incredibile come un gruppo politico non sappia che intervenire senza autorizzazione e soprattutto senza alcuna competenza su un bene pubblico, a maggior ragione se vincolato, sia equiparato ad un atto vandalico. Nulla togliendo alla presunta buona volontà del gruppo Casapound e ferma restando la condanna agli autori dell'imbrattamento, mi auguro che la Soprintendenza effettui una valutazione sui prodotti usati per la ripulitura, fugando il dubbio che gli stessi non abbiano compromesso il marmo del monumento, così come mi auguro che, in caso di assenza di autorizzazione da parte dell'amministrazione, come spero, questi accadimenti siano non solo stigmatizzati negativamente, ma a futuro monito, anche accompagnati da regolare denuncia alle autorità competenti".