Circa 20 mila domande accettate su oltre 30 mila presentate, per un totale di oltre 57 mila percettori. Sono i numeri del reddito di cittadinanza in Abruzzo alla data del 31 luglio, dopo la prima fase gestita direttamente dall'Inps, quella che prevede il riconoscimento del diritto e l'erogazione del reddito.
"Ora si apre la seconda fase in gran parte a carico delle regioni", spiega l'assessore al lavoro Piero Fioretti. "Sono chiamati in causa direttamente i Centri per l'impiego che dal luglio dell'anno scorso sono transitati nella competenza delle regioni. Questi uffici dovranno gestire una fase delicata e importante della formazione mirata dei percettori del reddito di cittadinanza, nel senso che, tramite l'azione dei navigator, dovranno verificare se ci sono le condizioni per collocare o ricollocare i percettori di reddito. In questo senso - spiega ancora l'assessore - le convocazione dei disoccupati partiranno a settembre per i primi colloqui orientativi".
La gestione della fase 2 del reddito di cittadinanza è di fatto partita con l'assunzione dei navigator. In Abruzzo ne sono stati destinati 54 e lavoreranno nelle sedi dei 15 Centri per l'impiego dislocati in regione. "Attualmente i navigator sono impegnati in una fase di formazione - aggiunge Piero Fioretti - ma il loro lavoro sarà importante quando dovranno convocare i beneficiari del reddito. Come Regione abbiamo provveduto a dotare, per il tramite del Sistema informativo lavoro (Sil), tutti gli uffici dei Centri per l'impiego di un software di gestione elettronica degli appuntamenti in modo da mettere nelle migliori condizioni i navigator e gli utenti che dovranno presentarsi al colloquio orientativo. Un servizio specifico per ridurre al minimo i disagi".
"Inoltre, nel rispetto della legge i percettori di reddito verranno convocati via sms sul telefonino o mediante indirizzo di posta elettronica per quelli che lo hanno fornito. All'inizio potrebbe sorgere qualche problema - conclude Piero Fioretti - magari di natura organizzativa o gestionale anche in ragione del fatto che si tratta di una politica attiva nuova, ma è il caso di sottolineare come i Centri per l'impiego in tutti questi anni abbiano accumulato tanta di quella esperienza che la competenza del personale riporterà tutto nell'alveo dell'ordinaria amministrazione".