Lunedì, 12 Agosto 2019 12:56

Regione, strappo rientrato. Marsilio: "Vertice di maggioranza utile e costruttivo". D'Eramo: "Vince la linea della Lega ma il confronto non è chiuso: vigileremo"

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"E' stata una riunione utile e costruttiva, fatta con spirito di reciproca collaborazione ma non avevo dubbi sarebbe stata un'occasione utile, intanto, per mettere a punto le tante cose da fare; per questo, non ho voluto far passare un solo giorno per dare risposta alla richiesta venuta da un partito importante come la Lega: era giusto soddisfare il primo possibile questo passaggio di verifica".

Così Marco Marsilio, al termine del vertice di stamane a Palazzo Silone, convocato in tutta fretta a seguito dello strappo imposto dalla Lega che, per voce del responsabile Enti locali e vice segretario regionale Luigi D'Eramo e del segretario regionale Giuseppe Bellachioma, aveva chiesto una verifica programmatica informando che, fino ad allora, i suoi assessori non avrebbero partecipare alle sedute di Giunta.

"Siamo consapevoli tutti di dover ogni giorno dimostrare di meritare la fiducia degli abruzzesi", ha dichiarato Marsilio; "fra un mesetto circa, andremo a rappresentare pubblicamente i risultati ottenuti nei primi sei mesi di lavoro: ho chiesto agli assessori e alle forze politiche, in questo senso, di lavorare insieme per fare in modo che l'appuntamento non sia soltanto una rivendicazione del buon lavoro fatto in soli sei mesi ma anche la presentazione di un prossimo calendario di attività che speriamo, tra l'altro, possa sposarsi con la nuova stagione politica nazionale che metterà l'Abruzzo nella condizione di avere un Governo con cui collaborare pienamente e con cui creare le giuste sinergie per portare gli investimenti che l'Abruzzo merita".

Un accenno, quello di Marsilio, nient'affatto casuale. 

E' evidente come la crisi di Governo abbia, di fatto, sopito i motivi di dissapore della Lega abruzzese: d'altra parte, stamane il leader del Carroccio Matteo Salvini ha aperto ad un confronto con Fratelli d'Italia e Forza Italia rimettendo di fatto al centro la coalizione allargata; è chiaro che se si dovesse tornare al voto, Salvini non potrebbe prescindere dagli storici alleati sui territori, sebbene in un primo momento avesse lasciato intendere di voler 'correre' da solo, e, dunque, non è questo il momento di rompere alleanze locali. 

"Abbiamo esaminato i diversi dossier sul tavolo - ha aggiunto Marsilio, parso piuttosto rilassato al termine del confronto - affrontando temi che riguardano rifiuti, sanità, infrastrutture, masterplan; abbiamo ragionato, altresì, di come assumere le decisioni, di come migliorare lo scambio di informazioni e la condivisione delle scelte; ho accolto di buon grado una serie di segnalazioni di criticità: d'altra parte, è normale che una macchina così complessa come la Regione, fatta di decine d'uffici, di decine e decine d'enti derivati e di centinaia di competenze, rispetto alla fotografia scattato il primo giorno, allorquando abbiamo distribuito deleghe, incarichi, individuando le prospettive future, possa richiedere ogni sei mesi dei tagliandi, delle verifiche sul lavoro svolto e da svolgere così da migliorare il lavoro che si sta facendo".

Marsilio non ha voluto soffermarsi su "richieste specifiche" delle forze politiche di maggioranza: piuttosto, ha parlato di "un confronto in corso, rispetto al quale c'è piena apertura e condivisione sui diversi temi sollevati".

Dunque, il presidente della Giunta regionale si è soffermato sul tema dell'autonomia differenziata reclamata dalla Lega: "da parlamentare, approvai la legge 42 del 2009, quella sul federalismo fiscale, che individua paletti precisi all'interno dei quali le autonomie possono essere sviluppate. E' chiaro che la nostra principale preoccupazione è tutelare l'Abruzzo e gli abruzzesi: se ci fossero richieste di modelli d'autonomia conflittuali col Sud o con le regioni più povere non saremmo di certo d'accordo. Se invece, come dichiarano i promotori delle regioni del Nord, ci sarà il rispetto della solidarietà nazionale e del principio della perequazione, l'Abruzzo non avrà nulla in contrario al fatto che regioni con maggiore forza possano organizzarsi meglio e più vicine ai territori: magari fossimo in grado di raccogliere la sfida anche noi. In questo senso, la Lega ha avanzato una precisa richiesta politica, assumendo anche la responsabilità, con un assessorato dedicato, di portare avanti il progetto ed approfondirlo. Non soltanto non ho nulla in contrario ma credo sia doveroso".

In serata, la Lega - per voce di Luigi D'Eramo - ha sottolineato come abbia vinto la linea del Carroccio: "Marsilio ha accolto le nostre istanze". Tuttavia, il deputato ha aggiunto che "il confronto non è chiuso: verificheremo e vigileremo su rispetto accordi", ha assicurato.

"Per senso di responsabilità - ha proseguito D'Eramo - abbiamo deciso di rimuovere lo stop alle riunioni della Giunta, anche se la verifica non è ancora chiusa. Per calibrare al meglio operatività, metodo e scadenze, rispetto ad una serie di questioni, c'è bisogno di fare più di un incontro e di tirare fuori soluzioni dettandone date e tempi certi. La Lega è di gran lunga il maggiore partito del centrodestra ed a noi spetta il più alto senso di responsabilità". D'Eramo ha indicato con soddisfazione le tematiche trattate ed i risultati portati a casa dai salviniani. "Abbiamo chiesto che venga assegnata ad un nostro assessore la delega alla autonomia differenziata, elemento per noi centrale anche sul piano nazionale. Abbiamo chiesto che venga istituita una cabina di regia per la gestione delle economie relative ai fondi del Masterplan, in particolare alle misure riferite a progetti non avviati: sono somme che dovranno essere rimodulate perché non possiamo permetterci la leggerenza di mettere in piedi interventi scordinati. La cabina di regia serve a stilare una programmazione in base alle esigenze reali, evitando iniziative disarticolate e quindi poco efficaci".

A proposito di cabina di regia, ci sono altre due istanze poste sul tavolo dalla Lega: "è necessaria un'altra cabina di regia finalizzata alla 'conquista' e all'utilizzo dei fondi comunitari sia in termini di programmazione che in termini di studio. Le risorse comunitarie - ha ribadito D'Eramo - costituiscono larga parte dello sviluppo, e quindi bisogna migliorare le performance della Regione. Serve un raccordo anche sui finanziamenti nei confronti delle Province e degli altri enti sotto ordinati di governo, nell'ambito dei quali l'assessore agli enti locali, anche in questo caso della Lega, deve interloquire strutturalmente su tutto il campo". Poi, la razionalizzazione di alcune deleghe che riguardano assessori salviniani: "bisogna garantire una maggiore coerenza rispetto ad alcune deleghe: ed esempio, la Lega ha l'assessore alle Politiche della scuola ma non ha quella relativa alla edilizia scolastica, una anomalia perché gli interventi devono andare di pari passo con la programmazione scolastica. Così sulla competenza dei rifiuti: abbiamo l'assessore all'Ambiente e risulta macchinoso e poco efficace che il presidente mantenga la delega all'Agir. Così si rallenta l'operatività".

In ultimo, un accenno alla sanità, pomo della discordia, perché ha fatto scattare la reazione della Lega dopo le scelte di Marsilio sulle nomine dei due Dg dell'Aquila e Chieti, non condivise. "Fermo restando che la Lega non questiona mai sui posti, non siamo attratti da alchimie, caselle e nomi. Abbiamo chiesto che vengano fissati obiettivi chiari e in controtendenza con il passato rispetto ai direttori che si andranno a nominare".

Ultima modifica il Lunedì, 12 Agosto 2019 21:58

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