Martedì, 10 Settembre 2019 20:13

Conte bis, governo incassa la fiducia anche in Senato: scontro tra premier e Salvini

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Anche il Senato ha votato la fiducia al governo Conte bis che, dunque, è pienamente legittimato dal Parlamento. 

I sì sono stati 169 - due in meno di quelli ottenuti dal precedente esecutivo a Palazzo Madama - i no 133 e 5 gli astenuti. Emma Bonino ha votato no. Come pure il senatore dem Matteo Richetti che, più tardi, ai microfoni di La7 ha annunciato di essere intenzionato entrare nel gruppo Misto: "Andrò nel gruppo Misto per rispetto al mio gruppo e ho messo nel conto di lasciare il Pd. Non ho votato la fiducia e comincerò a costruire un nuovo spazio magari insieme a Carlo Calenda". Gianluigi Paragone si è astenuto. Voto favorevole al governo anche della senatrice a vita Liliana Segre che, oggi, ha compiuto 89 anni, e dell'ex premier Mario Monti che ha spiegato: "Oggi voto la fiducia, giudicherò in futuro atto per atto".

Durante il dibattito parlamentare ci sono stati momenti di bagarre dopo che la senatrice leghista Lucia Borgonzoni ha mostrato una maglietta che faceva riferimento a Bibbiano. La presidente Elisabetta Casellati ha sospeso la seduta, ripresa poco dopo. Fibrillazioni anche al primo intervento di una senatrice grillina. Cori "elezioni, elezioni" e "Bibbiano, Bibbiano" hanno subito accompagnato l'intervento del dem Dario Stefàno. Anche Giuseppe Conte è stato accolto in aula dal coro "traditore, traditore". eri il governo ha incassato il via libera della Camera con ampio margine.

La discussione è stata segnata dall'ennesimo scontro tra il premier e Matteo Salvini.

"Non la invidio, presidente Conte-Monti, così come tanti colleghi che ho sentito", l'affondo dell'ex ministro dell'Interno. "Ormai si capisce quando uno ha un discorso che viene da dentro e quando deve leggere un compitino scritto a casa. Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Monti e Renzi. Giuseppe Conte è semplicemente imbarazzante. Lo diceva il 7 agosto una persona (Matteo Renzi, ndr) che oggi voterà la fiducia - ha aggiunto il capo del Carroccio - Io stasera chiamo i miei figli, parlerò a testa alta, con una poltrona in meno ma tanta dignità in più". E ancora: "Abituatevi a tante piazze come quelle di ieri, siete minoranza nel paese ma anche all'interno dei vostri partiti". E ha aggiunto: "Non potete scappare all'infinito. Ci sono anche elezioni regionali".

Poi ha attaccato sulle trattative in corso nella maggioranza in merito a una nuova legge elettorale di tipo proporzionale: "Chi prende un voto in più governa. Se voi andate avanti su questo tema raccoglieremo le firme. Con questa legge vogliono garantire l'inciucio a vita".

"Molte dichiarazioni sono rimaste ferme all'8 agosto", la replica sprezzante di Conte. "Con una certa arroganza qualcuno unilateralmente ha deciso di portare l'Italia alle elezioni da ministro dell'Interno e sempre unilateralmente e arbitrariamente di concentrare definitivamente nelle proprie mani tutti i poteri: pieni poteri. Se questo era lo schema, l'obiettivo e il progetto è comprensibile che tutti coloro che lo hanno ostacolato per senso di responsabilità e nel rispetto della costituzione siano diventati nemici". E ha aggiunto: "Assegnare ad altri le proprie colpe non è da leader". Ai senatori leghisti che intonavano in coro "Dignità, dignità", ha detto: "Poi con calma nelle prossime settimane spiegherete al Paese cosa ci sia di dignitoso in tutti i repentini voltafaccia che ci sono stati in poche settimane".

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