Giovedì, 12 Settembre 2019 09:50

Franceschini e Vacca: "Da Biondi una ingerenza inaccettabile"

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“Il Festival degli Incontri dell’Aquila deve essere una manifestazione artistica, uno strumento per il rilancio della città attraverso la cultura nel decennale del terremoto, non certo una vetrina per la politica".

Anche l'ex sottosegretario al Mibac, già titolare della delega alla ricostruzione del patrimonio culturale nelle zone colpite dal sisma, il pentastellato Giancluca Vacca, interviene sullo scontro tra la direttrice artistica del Festival degli incontri e il primo cittadino Biondi per la presenza in cartellone di Roberto Saviano e Zerocalcare.   

"Non si comprende a quale titolo il sindaco Biondi pretenda di avere l’ultima parola sulla scelta degli artisti, minacciando o mettendo veti sui nomi sgraditi a lui o al suo partito. La sua è un’ingerenza grave e inaccettabile”, l'affondo di Vacca.

Sulla volontà manifestata dal sindaco Biondi, di subordinare il finanziamento da parte del Comune alla redazione di un programma condiviso, Vacca afferma: “Ricordo che i soldi per il festival li ha messi interamente il Mibac, con un finanziamento nell’ultima legge di bilancio, e che il Comune agisce solo come tramite amministrativo. Nell’accordo sottoscritto a suo tempo, tra me come vertice del Ministero e dal sindaco Biondi per il Comune, è chiaramente specificato che ‘il Comune curerà tutte le attività di carattere amministrativo, organizzativo e contabile’, mentre non è scritto da nessuna parte che ha voce in capitolo sulle scelte artistiche, che competono alla direttrice del Festival, la quale agisce in piena autonomia".

"Al sindaco Bondi - aggiunge- ricordo inoltre che il programma è stato visionato dal comitato operativo di cinque saggi creato d’intesa tra Mibac e Comune, dal quale ha ottenuto piena approvazione. La politica deve rimanerne fuori, auspico quindi che il sindaco torni sui suoi passi in modo che il festival si svolga regolarmente, nell’interesse dell’Aquila e degli aquilani".

"Il M5S è nato anche per impedire che la politica condizioni la cultura, con velleità censorie. Su questo – conclude Vacca – siamo e saremo sempre intransigenti”.

Dario Franceschini: "La cultura deve essere libera"

Il Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, affida a twitter la sua replica alle dichiarazioni di Biondi.  

In un post pubblicato sul suo account, il titolare del Mibac condanna le intromissioni da parte della politica : "La cultura deve essere libera. Libera  da pressioni e interferenze politiche. Sul programma del Festival degli Incontri dell'Aquila - sottolinea - non può e non deve esserci alcuna intromissione né da parte del Mibac né da parte del Comune".

Matteo Renzi: "La cultura non ammete censure"

Anche il senatore Pd Matteo Renzi, in un post pubblicato su Twitter, interviene sulla polemica del primo cittadino Biondi.

"Sono stato criticato molto da @robertosaviano - scrive l'ex segretario - Ma la censura che contro di lui e contro @zerocalcare è arrivata dal Sindaco dell’Aquila mi spinge a reagire". E aggiunge: "il Sindaco dell’Aquila prima o poi dovrà capire che la cultura non ammette censure".

Quagliarello controreplica e difende Biondi: "Questa è censura al contrario"

La questione, denunciata dalla direttrice artistica del Festival Silvia Barbagallo, è dunque diventata di rilievo nazionale e terreno di scontro politico. Il senatore eletto per il il centrodestra nel collegio uninominale L'Aquila-Teramo, Gaetano Quagliarello, intervenuto in difesa dell'operato del sindaco Biondi, si rivolge direttamente al Ministro Franceschini, sottolineando come non sia il "Comune a a voler censurare una parte, ma è qualcun altro a pensare che un festival pubblico dedicato agli 'Incontri' possa prevedere una parte sola che si incontra con se stessa".

"Rassicuro il ministro Franceschini: all'Aquila non c'è alcun problema di censura né, come il suo ministero ben sa, di indebite intromissioni", scrive Quagliarello in una nota.

"La programmazione culturale – prosegue - risponde a se stessa se impiega risorse proprie e impegna la propria responsabilità. Lo stesso ministro Franceschini farebbe bene a ribellarsi se qualcuno assumesse iniziative di cui risponde il suo ministero senza nemmeno il garbo istituzionale di discuterne con lui, e sono certo che così si comporterebbe in una situazione analoga a quella in cui si è venuto a trovare il sindaco Biondi, la cui amministrazione peraltro detiene la responsabilità del coordinamento del progetto in questione per volontà non propria ma del ministero dei Beni Culturali".

"Non esiste la 'libera repubblica delle lettere' con i soldi del contribuente. E L'Aquila non è una zona culturalmente franca: l'amministrazione ha il sacrosanto diritto, e direi il dovere, di esprimere una propria politica culturale che nella fattispecie è basata sul confronto e sull'equilibrio. Ricordo sommessamente, infatti, che in questa vicenda surreale non è il Comune a voler censurare una parte, ma è qualcun altro a pensare che un festival pubblico dedicato agli 'Incontri' possa prevedere una parte sola che si incontra con se stessa. Insomma – conclude Quagliariello -, siamo alla censura al contrario".

 

Ultima modifica il Giovedì, 12 Settembre 2019 16:33

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