Giovedì, 27 Febbraio 2014 15:29

Cas, nuova delibera. Pelini: "O si entra nel Progetto Case o si perde contributo"

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Con una nuova delibera approvata lo scorso 25 febbraio l'Amministrazione Comunale continua nell'operazione di "razionalizzazione" del contributo di autonoma sistemazione (Cas): "Tutti coloro che ne beneficiano - ha spiegato in conferenza stampa l'assessore con delega all'assistenza alla popolazione Fabio Pelini - verranno contattati e verrà offerta loro la possibilità di entrare in un appartamento del Progetto Case o Map".

In caso di rinuncia si perderà anche il contributo ma "con la possibilità di tornare indietro sui propri passi per quanto riguarda l'assegnazione di un appartamento perché il diritto alla casa resta", specifica Pelini.

La delibera riguarda in maniera prioritaria gli affittuari dell'Aquila e la cosiddetta zona di mobilità: "Gli affittuari che percepiscono il Cas - ha continuato Pelini - devono essere equiparati agli affittuari che sono nel Progetto Case, del Fondo immobiliare o affitto concordato che già pagano un canone di compartecipazione. Procederemo contattando per primi coloro che hanno contributi più onerosi".

I beneficiari del contributo assicurano dal Comune verranno comunque tutelati in varie forme: "Coloro che hanno un contratto d'affitto che prevede un preavviso al proprietario fino a tre mesi continueranno a beneficiare per quel lasso di tempo del Cas. In più "l'assegnazione - specifica sempre Pelini - avverrà rispettando la volontà dei beneficiari per zone e metratura" ma ovviamente nei limiti del possibile.

Attualmente il Comune fa sapere che gli appartamenti disponibili, in virtù dei continui rientri, sono 20 nei Progetti case e 3 nei Map che restano abitati rispettivamente da 11.768 e 2.467 cittadini.

Una contraddizione resta però, ed è rappresentata da coloro che sono in fabbricati auto costruiti in base alla delibera 58, che pure possono percepire il Cas ma non sono toccati da quest'ultima delibera: "Sono i più tutelati attualmente - afferma Pelini - perché non possono entrare nel Progetto Case e quindi potremmo chiamarli solo per togliergli il contributo e io credo che a distanza di cinque anni quel contributo sia da cessare e a breve porterò una delibera in Giunta in tal senso"

"Quelli del Cas sono soldi pubblici e per questo vanno maneggiati con la massima cura" ripete Pelini in conferenza stampa, argomentando i motivi dell'ennesima "razionalizzazione" dopo che la Corte dei Conti ha chiesto delucidazioni sui canoni di compartecipazione non pagati dagli assegnatari del Case: "Un settore che non è il mio" specifica l'assessore che ricorda però come il Cas "è un contributo residuale il cui ultimo stanziamento Cipe risale al dicembre 2012 e può durare massimo fino a inizio 2015. Per questo dobbiamo evitare di arrivare a quel punto con un alto numero di famiglie che chiedono tutte insieme un'abitazione".

Pelini ha voluto ricordare che nel dicembre 2011, "quando l'assistenza alla popolazione passò dalla struttura commissariale al Comune", il Cas erogato ogni mese ammontava a 3milioni16milaeuro dic 2011. "Oggi a distanza di due anni siamo arrivati a ridurlo fino ad 1milione 257mila per 4.331 beneficiari. Abbiamo abbassato il contributo del 60%, certo perché molti sono rientrati a casa, ma anche grazie al tanto vituperato censimento del 2013 che ha rivelato 1010 casi anomali abbassando il contributo già a poco più di due milioni".

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