Sabato, 14 Settembre 2019 12:40

Frazioni dimenticate, la denuncia di Serpetti e Nardantonio: "Vengono meno anche delegazioni amiche"

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"Il Governo Biondi doveva essere il governo delle frazioni, anzi, meglio, doveva essere la rivincita delle frazioni e invece nulla è cambiato, anzi per alcuni versi è anche peggiorato. Viene infatti meno anche l'unico aspetto innovativo del programma del Sindaco Biondi: le delegazioni amiche".

La denuncia è dei consiglieri del Passo Possibile Elia Serpetti e Antonio Nardantonio.

Le delegazioni amiche, secondo la delibera 513 del 21.11.2017, dovevano essere un programma intersettoriale "in grado di offrire una gamma di servizi ampia a 360 gradi ai cittadini delle frazioni della città-territorio per fornire supporto nei servizi demografici ma anche in materia di tributi, attività produttive, servizi cimiteriali, edilizia ed in generale per la ricostruzione privata". In poche parole si sarebbero trasformate le delegazioni in Piccoli Municipi in grado di eliminare il sovraffollamento degli uffici centrali comunali. "Ed invece, come emerge per bocca della stessa amministrazione che ha risposto ad una nostra precisa interrogazione in consiglio comunale, i cittadini delle frazioni hanno continuato, loro malgrado, ad ingrossare le lunghissime file degli sportelli comunali", hanno sottolineato Serpetti e Nardantonio.

"Questo prova che il cittadino non si fida delle forme amministrative incerte, frutto solo di spot elettorali e niente più. Altro che città-territorio. Infatti un sevizio per essere efficace ha bisogno di una rete funzionante e funzionale che le delegazioni amiche non hanno. La Giunta ha promesso molto, ma non ha prodotto niente e dalle delegazioni amiche siamo tornati alle vecchie delegazioni, quelle in grado di fornire soltanto supporto nei servizi demografici".

In realtà anche su queste ultime ci si aspettava di più, sopratutto in termini di accessibilità e di garanzie sulle aperture, nell'intento di implementare la fruizione al già insufficiente servizio. "Sono emerse spesso delle criticità sul servizio offerto a causa di mancanza di risorse umane che obbliga i dipendenti a notevoli carichi di lavoro a discapito della qualità del servizio di supporto dato, nonché spesso alla collocazione delle stesse strutture sul territorio: ad Arischia si è preferito un MAP difficilmente raggiungibile specie per gli anziani, scelto, come sottolineato dall'assessore Carla Mannetti in Consiglio, unilateralmente e senza alcuna forma di consultazione con la comunità arischiese. Peggio: si è stati sordi anche ai nostri preventivi avvertimenti. Per fortuna che una parte della Giunta lo ha cominciato a riconoscere".

Le frazioni andrebbero analizzate nelle loro complessità e soprattutto ascoltate, "questo è l'unico modo per trasformare le criticità in soluzioni concrete; in caso contrario sarà solo l'opportunità per un nuovo spot di cui il cittadino non ha alcuna necessità. Noi, al contrario, continueremo ad ascoltare e tutelare al meglio le istanze provenienti dalle frazioni, nella speranza di veder nascere davvero, non solo su carta, la città-territorio", hanno inteso ribadire i consiglieri del Passo Possibile. 

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