Giovedì, 03 Ottobre 2019 13:27

Elezioni provinciali L'Aquila, Rifondazione comunista: "Una farsa"

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"Un poltronificio in piena regola. Vengono chiamate ancora "elezioni" in realtà sono un ibrido fra un aborto di elezioni e nomine".

A scriverlo, a proposito della elezioni che si terranno in provincia dell'Aquila il 20 ottobre , è la segreteria di Rifondazione comunista L'Aquila.

"Nella nostra provincia" si legge "questo spettacolo indecoroso si riproporrà il 20 di ottobre prossimo, saranno 3 le aggregazioni presenti, tutte e 3 formate da partiti che fanno a gara nel rinfacciarsi la spartizione del potere e delle poltrone ma che poi nei fatti si azzannano non appena intravedono un minimo spazio per occupare il più piccolo strapuntino".

"Si ripropone una farsa di una elezione indiretta (non a suffragio universale, perché voteranno solo sindaci e consiglieri comunali) senza far conoscere alla gente i programmi e soprattutto senza che nessuno metta in discussione questa forma di rappresentanza e riapra una iniziativa per ridare alle province la dignità che la Costituzione continua a riconoscere loro".

"Un abbassamento dei livelli di democrazia e quindi di discussione, elaborazione e partecipazione che non ha portato neppure un reale risparmio economico. La riforma attuale delle province è stabilita dalla legge n.56 del 7 aprile del 2014 (legge Del Rio) ed era la dichiarata predisposizione (com'è scritto esplicitamente nel testo della legge) alla riforma costituzionale bocciata dai cittadini nel referendum del 4 di dicembre (60% i No)".

"Noi siamo straconvinti che il rapporto diretto tra eletti e cittadini prescritto dalla nostra Costituzione debba rimanere l'orizzonte di chi vuol difendere la democrazia ed evitare derive che ricordano tristemente un impianto istituzionale ad un solo uomo al comando".

"Si sta consumando una nuova farsa fra silenzi, amnesie e oltraggi alla Costituzione in cui l'unica cosa certa è che la stragrande maggioranza delle persone ignora come non ha mai saputo cosa di concreto abbia combinato il Consiglio Provinciale uscente".

Quello che è noto, però, è il peggioramento delle strade della provincia, le gravi carenze dell'edilizia scolastica ecc. Rifondazione Comunista rinnova l'invito a tutti i consiglieri che hanno a cuore la democrazia e la Costituzione di boicottare, in tutti i modi, questa pagliacciata e utilizzare questo tempo per informare i cittadini di questa ennesima vergogna tutta italiana".

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