Mercoledì, 09 Ottobre 2019 17:19

Sanità, il Pd di Teramo: "Dea di II° livello con la provincia dell'Aquila"

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Dopo la presa di posizione del sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto che, nei giorni scorsi, avava lanciato la proposta di un Consiglio comunale congiunto con l'amministrazione comunale dell'Aquila per discutere della riorganizzazione del sistema sanitario regionale, anche il Partito Democratico di Teramo, riunito ieri sera alla presenza di dirigenti e amministratori di tutta la provincia, ha ribadito l'urgenza di "realizzare un ospedale unico e nuovo, con Dea di II° livello da sviluppare unitamente alla provincia dell'Aquila" per mezzo del collegamento funzionale dei presidi ospedalieri delle due città.

"Nei prossimi anni la sanità dovrà avere come principale obiettivo quello di migliorare la qualità dell’offerta; tutti gli sforzi dovranno concentrarsi sul dare risposte immediate ed efficaci tramite l’uso di metodologie, strutture, attrezzature all’avanguardia e alte professionalità specializzate al passo dei tempi e della domanda", si legge in una nota diffusa a margine dell'incontro. "Sono questi i motivi per i quali non si può perdere l’opportunità di realizzare un nuovo ospedale: una struttura adeguata che non rappresenti soltanto una mera sostituzione dello storico Mazzini, ma che sia espressione di nuovi obiettivi sanitari collocati all’interno di una lungimirante visione territoriale. Dunque, un ospedale unico e nuovo con Dea di 2° livello da sviluppare unitamente alla provincia dell'Aquila e la riqualificazione dei piccoli presidi ospedalieri territoriali, con particolare attenzione alla rete emergenza-urgenza e alla continuità assistenziale".

Un nuovo contesto così concepito permetterebbe al territorio e ai cittadini di avere le giuste risposte in ambito sanitario senza mortificare delle aree a vantaggio di altre. "Sono 81 milioni 590 mila euro i fondi già stanziati per la sanità teramana, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni n°.198 del 31 ottobre 2018, dietro impulso della Giunta di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso. Il precedente Governo regionale e l’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci hanno avuto il merito di sanare e rimettere in carreggiata la sanità in Abruzzo, avviando pianificazione e riorganizzazione dell’intero sistema. Gli 81 milioni e mezzo, ora alla bollatura della Corte dei Conti, sono il risultato, tra gli altri, di un lungo e faticoso lavoro. L’attuale governo di centrodestra con le sue inoperatività e confusione rischia di vanificare gli sforzi fatti: la giunta Marsilio ha il dovere di fare chiarezza e dire agli abruzzesi come intende procedere in materia di riordino sanitario".

L'assemblea ha sintetizzato, dunque, alcuni fondamentali punti fermi: "primo obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità dell’offerta sanitaria; in provincia di Teramo è necessario un nuovo ospedale di 2° livello che va ragionato e concordato col territorio aquilano; va mantenuto e rafforzato il ruolo baricentrico, geografico e politico, della città Capoluogo a vantaggio dell'intera provincia".

Su queste traiettorie, il Partito democratico avvierà a livello regionale i tavoli politici per la discussione sulla ristrutturazione della rete ospedaliera e la gestione della rete delle emergenze riferita alle zone interne, "consapevole che in materia sanitaria c'è bisogno di un salto culturale e che alle parole d’ordine di sempre, 'efficienza ed efficacia', se ne sono aggiunte tante altre: interprofessionalità, nuove tecnologie, sostenibilità, complessità dei processi sanitari".

Ultima modifica il Giovedì, 10 Ottobre 2019 00:09

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