Altro scossone in seno al Partito Democratico dell'Aquila: l'ex sindaco della città, Massimo Cialente, ha deciso di lasciare il partito, rimettendo le deleghe che deteneva in seno agli organismi regionali, ed in particolare la delega alla sanità.
Che ci fossero dei 'mal di pancia' era noto: nel pomeriggio, però, Cialente ha ufficializzato la sua decisione rompendo con i dem.
Raggiunto da newstown, l'ex sindaco del capoluogo ha confermato di non voler più militare "in un partito che, di fatto, in città non esiste", spaccato da "guerriglie interne". Non è un mistero che Cialente, in questi mesi, si sia sentito "messo da parte", mai coinvolto e sopportato dalla segreteria cittadina, sebbene fosse convinto di "poter dare ancora molto al partito. Per questo - ha chiarito - ho deciso di tornare a fare militanza nella società civile: da domani, farò più politica di ieri" le sue parole.
In questo senso, Cialente ha confermato che domani pomeriggio parteciperà all'iniziativa "Costituente L'Aquila", organizzata dalle forze progressiste per avviare un percorso di ricostruzione di un campo largo che possa dar vita ad un progetto politico alternativo alla destra che governa la città: "Ci sarò e proverò a dare il mio contributo alla costruzione di un fronte progressista, ma lo farò fuori dal Pd". E poi, ha aggiunto, "non ho più intenzione di avallare decisioni che non condivido": una riflessione che, evidentemente, investe altri livelli oltre quello comunale.