"La legge di conversione del decreto sisma è l'ultima occasione per dare risposte concrete a territori che ormai da anni pongono questioni che ciclicamente tornano all'attenzione del legislatore nazionale".
Lo ha dichiarato il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso dell'audizione all'VIII commissione "Ambiente, Territorio e Lavori pubblici" della Camera alla quale hanno partecipato amministratori e rappresentanti delle categorie produttive delle aree colpite dai terremoti del 2009 e 2016-2017.
"Abbiamo segnalato a numerosi parlamentari, ministri ed esponenti del governo le nostre necessità, contenute negli emendamenti che, di volta in volta, abbiamo presentato. Le esigenze sono quelle relative allo snellimento delle procedure per la ricostruzione pubblica e di rivedere alcune norme su quella privata: oggi troppe categorie sono escluse dal contributo mentre le stesse, in occasione di altri eventi sismici, come quelli dell'Emilia Romagna o che hanno colpito le zone centrali del Paese tre anni fa, sono state ammesse al finanziamento" ha ricordato Biondi.
"C'è poi il tema del personale. – ha aggiungo il sindaco - Ad oggi la pianta organica del Comune dell'Aquila è la stessa del 31 dicembre 2008 perché il saldo tra assunzioni e pensionamenti, quiescenze o mobilità, è pari a zero. Una situazione difficilmente gestibile con un territorio di 480 chilometri quadrati e circa 7000 alloggi realizzati dopo il terremoto da amministrare, a cui si aggiunge la quotidianità degli uffici. Chiediamo delle deroghe per poter stabilizzare dipendenti che da dieci anni vivono da precari e assumere personale dirigenziale".
"Infine, occorre che il Parlamento intervenga sul problema tasse. Cento aziende sono state chiamate a restituire delle somme allo Stato italiano a seguito dell'apertura di una procedura di infrazione avviata dall'Unione europea. A queste si chiede di rendere, in un'unica soluzione, circa 80 milioni di euro. Molte saranno costrette a chiudere solo perché hanno applicato quanto disposto da una legge italiana. La questione non è più rinviabile vista l'imminente scadenza del 31 dicembre, data in cui scadrà la proroga per la presentazione, da parte delle aziende coinvolte, della documentazione per la restituzione di tributi e imposte sospese dopo il sisma 2009".
"Questa nazione ha bisogno di una visione d'insieme dei problemi legati alle calamità, alla gestione delle emergenze e alle ricostruzioni. Uno scatto culturale che è auspicabile arrivi al più presto. Ho ascoltato numerosi colleghi sindaci dei crateri 2016 e 2017 reclamare provvedimenti identici a quelli invocati nel 2009 in questa stessa commissione. All'epoca ero primo cittadino di un altro comune e fummo ascoltati in sede di conversione del decreto legge 39, l'ultimo emanato esclusivamente per la realtà aquilana. – ha spiegato Biondi – Dopo quel provvedimento siamo sempre stati costretti a prendere un tram in corsa: una condizione deprimente e mortificante per chi amministra comunità che tenacemente lottano per il proprio futuro".
Pezzopane: "Audizioni importanti: dal territorio apprezzamento e proposte, serve svolta"
"Una giornata importante quella di oggi per continuare a migliorare il decreto Sisma. Sei ore di audizione in commissione Ambiente hanno evidenziato un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento. Tutti coloro che sono intervenuti, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il commissario per la ricostruzione Piero Farabollini, il capo della Struttura di missione Fabrizio Curcio, nonché gli esponenti dell'Anci, dell'Upi, e i numerosi sindaci intervenuti tra i quali i primi cittadini di Teramo, dell'Aquila, di Norcia, di Camerino, di Arquata del Tronto, di Barisciano e molti altri, hanno però sollecitato il governo e il Parlamento a non fermarsi, ad andare oltre. E hanno ragione. Serve una svolta".
Lo dichiara Stefania Pezzopane, relatrice del decreto Sisma al termine della giornata di lavori in commissione Ambiente.
"La decisione della maggioranza è infatti quella di aggiungere al decreto Sisma, che nella stesura del governo si occupa esclusivamente del terremoto 2016-17, anche norme che riguardano gli altri eventi sismici: L'Aquila 2009, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto 2012, Ischia 2017 e Catania 2018. Un passo avanti significativo – prosegue l'esponente dem - affinché trovino soluzione alcune esigenze ancora aperte, come ad esempio quelle riguardanti le proroghe dei commissariamenti, la questione delle tasse sospese, la ricostruzione delle scuole e degli edifici pubblici, l'esigenza di semplificare e quindi accelerare la ricostruzione".
"Domani continueremo il lavoro ascoltando i presidenti delle Regioni del centro-Italia. Lasciatemi sottolineare che nelle due giornate di audizioni fin qui svolte c'è stata un'ampia collaborazione, sono state avanzate molte proposte utili. Giovedì alle 19.00 scadrà il tempo assegnato ai parlamentari per presentare gli emendamenti. Siamo tutti intenzionati – conclude Pezzopane - a fare un buon lavoro, convinti che il governo guarderà con attenzione alle richieste che giungono dal territorio e dal Parlamento".