"Dalla Giunta lenta solo immobilismo e risposte vaghe come quelle fornite alla mia interrogazione sull'edilizia sanitaria e i nuovi Ospedali".
Ad affermarlo è il capogruppo PD in consiglio regionale Silvio Paolucci.
"La Regione oggi non ha risposte positive da dare nemmeno in questo campo – sottolinea il capogruppo Pd - perché essendo costantemente impegnata in campagna elettorale, vive nell'ansia di doversi giustificare per il mancato riscontro alla miriade di promesse fatte. Un vero proprio assedio di richieste che restano tutte inevase da questa maggioranza: da questo vortice vizioso scaturisce solo immobilismo. Dopo otto mesi nessun atto nonostante ci siano centinaia di milioni fermi. Nessuna notizia dunque dalla Regione: non abbiamo una proposta sulla rete ospedaliera, che apprendiamo invece dai giornali essere stata nuovamente inviata a Roma, dopo la bocciatura del luglio scorso. Senza rete ospedaliera non avremo il via libera ne conosceremo i reali intendimenti sull'edilizia sanitaria e dunque evaporano nel nulla anche le promesse di nuove assunzioni sventolate in periodi elettoralistici, eccezion fatta solo per quello che si può fare a "stralcio", cioè per sostituire i pensionamenti".
"Sui "Nuovi Ospedali", in particolare, è scesa una cortina fumogena che non vorremmo nascondesse invece la volontà di ridiscutere la proposta chiusa e finanziata dal Ministero. In questo quadro così preoccupante – conclude Paolucci - l'unica notizia vera è quella di pochi giorni fa, che vede l'Abruzzo in crescita costante dei LEA fino al 2018, ora vedremo il 2019 della gestione del centrodestra, frutto di scelte vere e coraggiose fatte negli ultimi anni dal centrosinistra al governo della Regione. A noi sembra che il cammino si è fermato, a danno dei territori e dell'utenza. Vogliamo conoscere il nuovo Piano inviato a Roma altrimenti porteremo la discussione in Commissione di Vigilanza e se sarà necessario anche in un Consiglio regionale straordinario".
Abolizione superticket, Marcozzi:"Giunta estranea"
"La mancata abolizione del Superticket, la tassa di 10 euro sulle ricette sanitarie, è una delle tante, e decisamente poco onorevoli, medaglie che questo centro destra si sta guadagnando dall'inizio della legislatura. La motivazione è da addebitare a una giunta lenta e inerte anche quando si ha la possibilità concreta di far risparmiare soldi agli abruzzesi, agevolando il diritto alle cure soprattutto per gli indigenti, come in questo caso".
Lo afferma il capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi a seguito della risposta arrivata dall'assessore Verì in merito ad un'interpellanza presentata quest'oggi, riguardo alla mancata abolizione del superticket.
"Voglio ricordare che sono stati stanziati dall'ex Ministro Giulia Grillo, con decreto ministeriale dello scorso 12 febbraio, circa 60 milioni di euro per bloccare questa tassa in tutta Italia, prevedendo per la nostra Regione oltre un milione e 100mila euro". "Qui sarebbe dovuto intervenire il governo regionale per avere accesso al finanziamento - precisa Marcozzi - cosa che evidentemente non ha fatto. Ciò che mi lascia maggiormente scoraggiata è la risposta dell'Assessore Verì, che oggi se ne è lavata le mani scaricando maldestramente ogni responsabilità sul Ministero con scuse che non hanno appiglio con la realtà. Non abbiamo prove formali della richiesta di convocazione del tavolo ad hoc tra Ministero dell'Economia e Ministero della Salute per la valutazione finanziaria necessaria, l'Assessore si arrampica sugli specchi. Inoltre tutte le Regioni italiane, a parte Abruzzo, Calabria e Puglia, sono arrivate all'abolizione del Superticket. Alla luce di ciò, è inaccettabile addossare vagamente le colpe ad altri, senza portare alcuna prova concreta al riguardo".
"La verità – conclude il capogruppo pentastellato – è che il centro destra sta lavorando poco e male, continuando a mettere le mani in tasca ai cittadini anche quando avrebbe tutte le possibilità per non doverlo fare. Intanto, aspettiamo ancora il piano di riordino della rete ospedaliera, e se questi sono i presupposti ci sarà ben poco di che stare tranquilli per i nostri concittadini".