A quanto si apprende, si sarebbe dimessa la presidente della III Commissione consiliare Elisabetta De Blasis.
Era da tempo che si attendeva il passo indietro della consigliera comunale della Lega che, gravata dagli impegni professionali, ha presieduto poche volte l'assise, lasciando in diverse occasione le incombenze al suo vice, Giancarlo Della Pelle. E sarebbero proprio motivi lavorativi che avrebbero indotto De Blasis al passo indietro.
Tuttavia, la decisione della consigliera comunale è un'altra spina nel fianco della Lega dell'Aquila che, proprio a partire dalla mancata elezione di De Blasis al Parlamento Europeo - prima dei non eletti nella circoscrizione meridionale anche per il disimpegno di una parte del partito regionale, quella che faceva riferimento all'allora coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma, che ha determinato dei pesanti scossoni in seno al Carroccio, fino al siluramento dello stesso Bellachioma in favore di Luigi D'Eramo - ha visto accendersi diverse spie che segnalano 'guasti' preoccupanti.
Dal deludente risultato ottenuto dal candidato Francesco De Santis alle provinciali, eletto sì ma con meno voti di quelli previsti, segno di uno scollamento tra la presenza forte del partito in città e la penetrazione tra sindaci e consiglieri del territorio, passando per la sconfitta del candidato espressione dell'assessore Fabrizio Taranta alle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Asbuc di Arischia, e fino allo scontro tra l'assessore Daniele Ferella e la Soprintendenza sulla variante alle norme tecniche d'attuazione che sta ingarbugliando la ricostruzione dei centri storici delle frazioni, è evidente come la Lega stia attraversando un momento non semplice - sebbene il partito veleggi ancora oltre il 30% di consensi a livello nazionale - dovuto, anche, alla resistenze delle altre forze di centrodestra che stanno tentando di fare argine.
In particolare a L'Aquila e provincia, dove la Lega ha ottenuto i risultati elettorali più rilevanti alle regionali e, così, alle politiche.
Inquadrato in questo modo, il passo indietro della De Blasis potrebbe nascondere ulteriori insidie: stante gli equilibri consolidati, infatti, la presidenza della III Commissione dovrebbe restare alla Lega ma non è affatto da escludere che le altre forze di maggioranza possano giocare un tiro mancino al Carroccio convergendo su un altro nome; in questo senso, si fa il nome di Della Pelle, sfruttando la possibilità di dare continuità alle attività svolte fino ad oggi.
Staremo a vedere.