Uno strappo, l'ennesimo, in maggioranza.
Stamane si è riunita la terza Commissione 'Politiche sociali': all'ordine del giorno, l'elezione del presidente a seguito del passo indietro della consigliera della Lega, Elisabetta De Blasis.
Come avevamo anticipato [qui], c'era la sensazione che, in maggioranza, si stesse preparando un'imboscata per strappare la presidenza al Carroccio, il partito trainante - stando ai numeri almeno - del centrodestra: in effetti, è andata proprio così.
Fiutata l'aria, la Lega ha deciso di fare un passo indietro, non presentando un proprio candidato, per il timore uscisse sconfitto dall'urna; dunque, i consiglieri del Carroccio hanno deciso di non partecipare alle operazioni di voto. D'altra parte, la presidente uscente non si è presentata in aula, pur potendo esprimere 3 voti sui 5 del gruppo, una scelta che lascia intendere come il clima, in seno alla Lega, sia piuttosto caldo: è probabile che le dimissioni di De Blasis non siano dettate, come fatto trapelare, da motivi professionali bensì da una rottura maturata in seno al partito.
Si sono astenuti dal voto anche Luca Rocci di L'Aquila futura e il capogruppo di Benvenuto presente Daniele D'Angelo che, nel suo intervento, ha lasciato intendere come sia mancata concertazione in maggioranza per individuare un nome da eleggere.
Sta di fatto che la volontà delle forze di maggioranza di chiudere all'angolo la Lega non ha significato l'indicazione di un candidato forte da proporre; anzi, Forza Italia e Fratelli d'Italia si sono spaccati, proponendo due diverse candidature.
Il gruppo consiliare di Insieme per L'Aquila, che ruota intorno alla galassia dei meloniani in quota Fitto, ha proposto il profilo di Giancarlo Della Pelle, sostenuto dal sindaco Pierluigi Biondi. Ad imporsi, però, è stata Chiara Mancinelli di Forza Italia, eletta con i voti del suo gruppo e delle opposizioni, a valle dell'accordo tra il capogruppo Giorgio De Matteis e le forze di minoranza.
E' finita 14 a 8: Della Pelle ha ottenuto le 4 preferenze del suo gruppo Insieme per L'Aquila (oltre al candidato sconfitto, Leonardo Scimia, Ferdinando Colantoni e Vito Colonna), quella di Roberto Jr Silveri del gruppo Misto ed i due voti spettanti a Fratelli d'Italia (Ersilia Lancia e Pierluigi Biondi), con l'ottavo voto che è arrivato, invece, dai banchi delle opposizioni che potevano esprimerne 10; Mancinelli, invece, ha avuto i 5 voti spettanti a Forza Italia (oltre alla presidente eletta, Roberto Tinari, Giorgio De Matteis, Marcello Dundee e Berardino Morelli) e 9 voti dalle opposizioni cui, come detto, è 'sfuggita' una preferenza considerato che in aula erano presenti i rappresentanti del Passo Possibile che potevano esprimere 5 preferenze, Stefano Albano del Pd che portava 2 voti, e i capigruppo Giustino Masciocco (Art. 1), Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro) e Lelio De Santis (Idv/Cambiare insieme) che ne avevano a disposizione uno ciascuno.
In un colpo solo, è stato lanciato un messaggio chiaro alla Lega, che ha 'perso' la Commissione, e al sindaco Biondi che intendeva affidare la presidenza al consigliere Della Pelle, espressione del gruppo politico che fa riferimento al consigliere regionale Guido Quintino Liris.
E non è la prima volta che accade.
Ricorderete che la maggioranza si era già spaccata al momento di votare il presidente della Commissione territorio, col primo cittadino che aveva indicato Vito Colonna, anche lui di Insieme per L'Aquila; in quella occasione, però, Lega e Forza Italia avevano fatto fronte comune eleggendo, invece, Luca Rocci di L'Aquila futura.
D'altra parte, De Matteis - dopo la rottura col gruppo di Fratelli d'Italia - ha ricostituito il gruppo azzurro, 'azzerato' in vista delle regionali dall'ex vicesindaco Guido Quintino Liris, piazzando in pochi mesi Maria Luisa Ianni in Giunta, Marcello Dundee alla presidenza della Commissione Regolamento, Berardino Morelli alla vice presidenza della Commissione Territorio (laddove ha favorito l'elezione a presidente di Luca Rocci), ed imponendo, di fatto, la costituzione della Commissione speciale d'inchiesta sui fondi del 4% e sulla gestione del patrimonio immobiliare oltre alla cabina di regia per la riqualiicazione del centro storico guidata dall'assessore Daniele Ferella.
Un modo per ribadire al primo cittadino - ed evidentemente anche alla Lega che vorrebbe prendere in mano le rendini della maggioranza ma fatica a riuscirci, schiacciata, da un lato, dall'asse tra Biondi e Liris e, dall'altro, dalle forze più moderate del centrodestra - la centralità di Forza Italia che, sparita altrove, nella maggioranza consiliare del Comune dell'Aquila continua, invece, a porsi come imprescindile ago della bilancia per gli equilibri della coalizione.
Lega, De Santis: "In III commissione imbarazzante mercato delle vacche, maggioranza liquefatta"
"Questa mattina, in occasione della votazione per la presidenza della III commissione, abbiamo assistito ad un indecente teatrino".
L'affondo è del capogruppo della Lega, Francesco De Santis. "Mai prima d'ora, in questi due anni, si è verificata una simile lotta intestina tra Fratelli d'Italia e Forza Italia per una semplice presidenza di commissione, rispetto alla quale la Lega ha provato fino all'ultimo a cercare una soluzione condivisa. Non riuscendo, però, a comprendere gli 'accordi dei corridoi' fatti dall'una e dall'altra parte, la Lega ha preferito non partecipare al voto per non rendersi compartecipe del mercato delle vacche che una parte del centrodestra ha offerto oggi alla città, portando sia Forza Italia che Fratelli d'Italia ad accordarsi con l'opposizione e la sinistra radicale pur di ottenere l'ennesima poltrona, tradendo così il mandato del proprio elettorato e della coalizione di centrodestra".
"Proviamo imbarazzo - ha aggiunto il capogruppo leghista - nei confronti della città alla quale ci auguriamo che Fratelli d'Italia e Forza Italia chiedano quantomeno scusa. La Lega continuerà a lavorare come ha fatto fin d'ora con serietà e concretezza. Siamo concentrati nel lavoro per portare avanti il nostro programma elettorale fatto di azioni amministrative concrete. A questo punto, però, chiediamo di verificare se c'è ancora una maggioranza in Comune visto che stamane si è liquefatta nel giro di cinque minuti".