Venerdì, 03 Gennaio 2020 12:20

L'Aquila, Romano denuncia: "Centrodestra rallenta ricostruzione privata"

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"Un cantiere che non parte è una abitazione che non si recupera, una famiglia che non rientra, un tecnico che non guadagna, una impresa che non lavora, operai che vengono licenziati. Inizia il 2020 e pare che tutta le energie del sindaco siano concentrate su risultati più spendibili a Roma come la candidatura della città a capitale della Cultura per il 2021; ma se è oramai statuito anche per bocca dello stesso primo cittadino che la ricostruzione pubblica è al palo, quella privata non gode di buona salute nonostante i proclami di fine anno del trio Biondi, Fabrizi, Provenzano".

Lo afferma, in una nota, Paolo Romano, capogruppo in Consiglio comunale del Passo Possibile.

"È un dato di fatto che il tiraggio economico della privata, sotto l'amministrazione di centrodestra, subisca una flessione negativa costante negli anni, pari a 50 milioni di euro, e che i dati messi a disposizione da Usra durante la conferenza stampa di fine anno non aiutano di certo a fare chiarezza, anzi. Mi chiedo infatti - prosegue Romano - come si spieghi il dato complessivo di Usra di oltre 288 milioni di euro nel 2019 se poi il dato reale delle pratiche emesse dal Comune ammonta solo a 274 milioni di euro. Vale a dire che i contributi emessi che emergono dagli elaborati Usra, 288 milioni, e quelli del Comune, 274 milioni, non coincidono, gettando persino i loro stessi numeri nel caos più totale".

"Appare davvero bizzarro, in questa ottica, che l'Usra dia in prestito al Comune dell'Aquila le proprie risorse umane per la ricostruzione pubblica quando anche la privata è in affanno".

"Il Comune dell'Aquila - sottolinea il consigliere - ha ancora a disposizione 1 miliardo e 300 mila euro di contributi non erogati afferenti a quelle pratiche la cui parte seconda avrebbe dovuto essere licenziata entro il 30.6.2018 e che adesso, in virtù della proroga mascherata con i nuovi criteri, slitterà al 2020. Senza parlare di quelle pratiche che ancora non sono diventate cantiere con ritardi imputabili al settore edilizia del Comune dell'Aquila a cui si è inteso fare fronte solo con l'istituzione dei commissariamenti. Ma al momento, dopo due anni e mezzo, ne comunicano in conferenza stampa solo uno nella frazione di Paganica, non specificando né la sua localizzazione né le cause che hanno portato al provvedimento, in barba alla trasparenza".

"Velocità, tempi certi, regole certe, gestione efficiente delle risorse e ricostruzione e valorizzazione prioritaria delle frazioni: questo era stato scritto nel loro programma di mandato. Inizia un nuovo anno, non di certo un anno nuovo", conlude Romano.

 

Ultima modifica il Venerdì, 03 Gennaio 2020 12:32

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