"Il governo intervenga con decisione e determinazione per mettere fine agli affari sporchi collegati alla cosiddetta 'mafia dei pascoli', un fenomeno che vede coinvolte le montagne abruzzesi sfruttate da imprenditori senza scrupoli di altre regioni con finte transumanze di bestiame per intascare ingentissimi rimborsi da parte della Comunità Europea. Un business da centinaia di milioni di euro e che riguarderebbe anche le Alpi oltre agli Appennini. Inchieste giornalistiche segnalano grossi gruppi e consorzi con sede legale in particolare nel Nord Italia che continuerebbero a prendere in affitto, anche in Abruzzo, grandi superfici a pascolo e prato pascolo, che hanno canoni nettamente inferiori rispetto alle superfici seminative. Questo consentirebbe di incassare l'alto valore dei loro titoli Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), nell'ordine di anche 10mila euro per ettaro. Questo malaffare deve finire e i ministri competenti devono prontamente assumere l'iniziativa".
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, che questa mattina ha presentato un'interrogazione parlamentare rivolta al presidente Consiglio e ai ministri della Giustizia, dell'Ambiente e delle Politiche Agricole.
"E' necessaria - aggiunge la deputata dem - un'azione urgente a salvaguardia della legalità e a tutela di un intero territorio e di quelle categorie di lavoratori, agricoltori e allevatori onesti, contro una subdola, pericolosissima, infiltrazione malavitosa, portatrice di un degrado socio-economico che finirebbe inevitabilmente con l'accelerare il progressivo spopolamento dei nostri monti. Ancora nei giorni scorsi sono state ritrovate decine e decine di carcasse di ovini deceduti e centinaia capi di bestiame mal ridotti o maltrattati, quasi tutti morti, seppelliti in Zona speciale di conservazione senza adeguate autorizzazioni. Chiedo al governo - conclude Stefania Pezzopane - di agire in virtù delle proprie competenze e di fare piena luce su quanto sta avvenendo, ponendo in atto ogni soluzione anche legislativa adeguata ad affrontare una questione urgentissima".