Con 17 voti favorevoli e uno contrario passa in Consiglio Comunale il Piano Industriale del Centro Turistico del Gran Sasso.
Una grande battaglia vinta soprattutto dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, principale sostenitore della strategia che porta avanti ormai da qualche anno e che vede come punti fondamentali l'ingresso di Invitalia, la valorizzazione turistica e la successiva privatizzazione della gestione degli impianti.
Una strategia di cui fa parte anche il piano su Accord Phoenix nel polo industriale e quello per lo sviluppo dell'Aeroporto dei Parchi. Mosse importanti che devono ancora però portare a risultati, e di cui si potrà vedere o meno la concretezza solo col tempo. Di certo, la loro riuscita o non riuscita, determineranno il giudizio storico sulla Giunta Cialente e il futuro della città.
E proprio per il futuro della città, non resta a questo punto che sperare che tutti i pezzi del puzzle messi sul tavolo da Cialente si incastrino, altrimenti, come ha prospettato qualcuno, la ricostruzione rimarrà incompiuta proprio come la famosa metropolitana di superficie, la più grande delle incompiute cittadine (Giunta Tempesta).
Cialente durante il Consiglio ha anche riferito dell'incontro a Roma con il ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, dopo il quale si dice ancora più sicuro del fitto del ramo d'azienda del Ctgs da parte di Invitalia (che fa capo a quel ministero) "per sei mesi", specifica stavolta.
Quindi a sentire il Sindaco dell'Aquila, a breve Invitalia entrerà nella gestione del Ctgs e fino ad ottobre: "Il tempo di accollarsi i debiti di questa stagione e arrivare ad indire il bando". Poi, sempre secondo il Sindaco, il privato che si aggiudicherà il bando - con Fontari e impianti di Monte Cristo sostituiti - farà degli altri investimenti "contribuendo anche a pagare il mutuo per gli impianti della Scindarella".
Niente da fare invece per la proposta del Consigliere di Appello per L'Aquila Ettore Di Cesare, che proponeva di scorporare dal business plan, per realizzarla subito, la sostituzione dell'impianto delle Fontari, rimandando l'approvazione del Piano dopo uno studio più approfondito.
Passato anche l'emendamento proposto da Cialente del progetto "Gran Sasso Annozero", promosso da diversi operatori della montagna, professionisti, associazioni e appassionati che prevede infrastrutture, snowpark, sci di fondo, parapendio, trekking, mountain bike, sicurezza e cultura della montagna, arrampicata, alpinismo e nuove tecnologie. "L'onere progettuale degli interventi previsti - recita l'emendamento che ha avuto l'approvazione dell'ufficio tecnico comunale - sono posti a carico, in sede di gara, del socio privato".
Un progetto importante e di indubbie qualità, di cui Cialente si è servito come uno strumento per avvalorare la bontà della sua operazione complessiva sul Ctgs, passata appunto per l'approvazione del Piano Industriale.
Luigi D'Eramo ha sollevato perplessità riguardo la natura dei finanziamenti al Centro Turistico, che secondo il consigliere di La Destra costruirebbero un aiuto di Stato. Rischiamo dunque, secondo il consigliere, una procedura di infrazione da parte dell'Europa con lo stesso principio attraverso il quale alcuni burocrati europei avevano interpretato le agevolazioni fiscali per le zone colpite dal sisma.
E' da tempo, effettivamente, che si cerca di trovare la formula più corretta per giustificare formalmente il finanziamento al Ctgs nell'ambito dei fondi della ricostruzione riservati alle attività produttive (5%).
In questa nota, recepita nella delibera del Piano Industriale, la versione definitiva dell'Ufficio Speciale per la ricostruzione (Usra) di Paolo Aielli: "La somma pari a 9.165.000,00 e ulteriori future altre somme che venissero trasferire per le medesime finalità, al Comune dell'Aquila, secondo quanto disposto dal richiamato comitato di indirizzo, possono essere utilizzati esclusivamente in conto futuro aumento del capitale sociale, da impiegare per la realizzazione degli investimenti riportati del business plan trasmesso dal Comune e acquisito dall'Usra".
Cialente ha subito colto la palla al balzo per annunciare che altri 10milioni arriveranno con la stessa formula per il Ctgs.
Altra grana sollevata sempre dall'opposizione è il contenzioso in essere tra Comune dell'Aquila e la società Campo Nevada, sulla proprietà dei terreni circostanti la fossa di Paganica dove andranno ad insistere gli impianti da realizzare dal Ctgs secondo il business plan.
Al di là dei possibili contenziosi che si potrebbero aprire a vari livelli, ciò che lascia più di un dubbio sono - oltre al fitto del ramo d'azienda a Invitalia - i dati su cui si basa il Piano Industriale.
A fronte dei 21.500 utenti della stagione 2012-2013 per esempio, il business plan ne prevede 142mila nel 2018, con un aumento quindi del 600%. Cifre giudicate da sogni per molti.
In più, secondo il Piano, l'abbonamento stagionale passerà degli attuali 200euro ai 370 sempre nel 2018. "A L'Aquila il Gran Sasso è diventato dopo il terremoto una questione sociale - ha voluto ribadire su questo punto il Consigliere di Appello per L'Aquila Di Cesare - bisogna fare tariffe a parte per i residenti all'Aquila. Usufruire del Gran Sasso non può restare appannaggio di un elitè come è sempre stato, ma deve essere accessibile a tutti anche perché questa è una città che ha bisogno di sviluppare meglio una cultura della montagna".