"Ci troviamo ad assistere ad un regolamento di conti fra l’amministratore del Centro Turistico e l’assessore alla Mobilità del Comune, scontro non solo istituzionale, tra amministrazione e società partecipata, ma anche politico, considerato che è proprio dentro Fratelli d’Italia, partito del sindaco e della Mannetti, che avvenne e fu difesa la nomina dell’ingegner Pignatelli. In questo scontro a farne le spese sono la società, i lavoratori, gli stessi sindacati".
Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale Paolo Romano.
"Era il 12 maggio 2019" scrive Romano "quando in commissione di Garanzia chiesi formalmente all’allora segretaria generale Macrí di fornire un parere relativo alla potenziale incompatibilità e ai potenziali conflitti di interessi dell’amministratore del CTGS, ing. Dino Pignatelli. In quella sede chiesi persino di mettere ai voti una mozione di sfiducia che la maggioranza intese respingere, così come si fece in modo non venisse mai reso il parere chiesto formalmente alla Macrí. Un atto gravissimo".
"Oggi, a distanza di un anno da quella prova di forza, ci troviamo ad assistere ad un regolamento di conti fra l’amministratore del Centro Turistico e l’assessore alla Mobilità del Comune, scontro non solo istituzionale, tra amministrazione e società partecipata, ma anche politico, considerato che è proprio dentro Fratelli d’Italia, partito del sindaco e della Mannetti, che avvenne e fu difesa la nomina dell’ingegner Pignatelli. In questo scontro a farne le spese sono la società, i lavoratori, gli stessi sindacati".
"Il ritardo nel pagamento delle buste paga ai dipendenti è imputabile solo al ritardo con cui il Comune dell’Aquila ha emesso la determina di liquidazione con la quale si dava la copertura relativa al rateo di aprile 2020; a fronte di un mio specifico accesso agli atti è evidente come il Centro Turistico abbia trasmesso la fattura elettronica al Settore Mobilità in data 15 maggio 2020, mentre il Comune ha licenziato la determina solamente in data 28 maggio 2020, due giorni dopo il mio accesso agli atti: sicuramente solo un caso".
"Lo scontro tra la Mannetti e Pignatelli sarebbe iniziato con l’interruzione durante il lockdown del servizio di funivia che però, vorrei chiarire, non poteva essere garantito sia per il DPCM che di fatto chiudeva gli impianti sciistici, sia in virtù del contratto di servizio. A tal proposito avevo anche proposto al sindaco di avviare un confronto con il presidente Marsilio per porre fine alla contraddizione amministrativa degli atti emergenziali emessi dalla Regione ed emettere una nuova ordinanza che differenziasse i servizi TPL tra gomma, ferro e fune, così da sedare la questione tra Mannetti e Pignatelli. Non avvenne nulla di tutto ciò e a complicare il quadro dello scontro si è inserita anche la potestà politica dei 270mila euro stanziati nel Cura Abruzzo2".
"È chiaro che la situazione oggi appare talmente sfibrata da richiedere di essere di nuovo portata in commissione di Garanzia a tutela sia dei servizi che dei lavoratori. Retribuzioni, gestione periodo covid, convenzione terminal Collemaggio, gestione Infopoint, piano di rientro, mansionario, contributi previdenziali, saranno oggetto di una V commissione che ho appena richiesto al presidente Masciocco per la prossima settimana".