Forza Italia Abruzzo lancia una mobilitazione contro la riforma della prescrizione voluta dal ministro della Giustizia Bonafede (M5S), che prevede uno stop dopo la sentenza di primo grado (che sia di assoluzione o condanna).
A partire da domani, sabato 8 febbraio, gli azzurri saranno in piazza, insieme agli avvocati penalisti, per allestire gazebo e punti informativi nei quali spiegheranno le ragioni della loro contrarietà alla riforma che sta spaccando anche la maggioranza di governo. Sono previste iniziative in diverse città abruzzesi. All'Aquila l'appuntamento è su corso Vittorio Emanuele (all'altezza el vecchio Banco di Napoli) dalle 10 alle 13.
A illustrare le ragioni della mobilitazione sono stati, in conferenza stampa, il coordinatore regionale del partito, il senatore Nazario Pagano, e Annalisa Di Stefano, coordinatore di FI L'Aquila. Presente, accanto a loro, anche il presidente della Camera Penale dell’Aquila “Emidio Lopardi”, l’avvocato Gian Luca Totani.
"Il nostro contributo vuole essere di carattere squisitamente tecnico" ha precisato Totani "anche se siamo stati i primi a portare avanti una battaglia politica contro questa sciagurata riforma. Era il novembre 2018, il decreto Spazzacorrotti doveva ancora essere votato, e noi tenemmo una manifestazione al teatro Manzoni di Roma, lanciando un appello affinché la norma non venisse approvata. Quell'appello venne sottoscritto da 150 professori universitari di diritto penale. Le cose, come sappiamo, sono andate diversamente, ma abbiamo continuato a portare avanti la nostra azione, per esempio con la maratona oratoria che si è tenuta a Roma a dicembre e che ha visto sfilare oltre mille avvocati penalisti da tutta Italia. Il nostro contributo" ha precisato Totani "è aperto al confronto e alla proposta, non alziamo dei muri in modo preconcetto, le nostre prese di posizione sono basate sui contenuti. Non vogliamo difendere la prescrizione come se fosse un feticcio ma far comprendere che il vero tema è quello della ragionevole durata dei processi".
"Questa riforma" ha osservato Totani "non solo è dannosa ma è inutile perché inciderà su una perentuale bassissima di casi. Oltre il 60% delle prescrizioni, infatti, matura prima ancora che i fascicoli arrivino sulla scrivania dei magistrati. E qui subentra un'ulteriore riflessione che secondo noi dovrebbe essere aperta, quella sull'obbligatorietà dell'azione penale, un principio previsto dalla Costituzione che nei fatti non viene applicato perché a decidere, secondo criteri selettivi ignoti, sono le procure. Come Camere penali, abbiamo raccolto le firme per una riforma di questa norma così come per la separazione delle carriere dei magistrati. Siamo del parere che anche il processo penale vada rivisto intervendo su tre punti: riti alternativi, indagini preliminari e depenalizzazione per la riforma dell'udienza preliminare".
"Come Forza Italia" ha affermato Pagano "chiediamo che la riforma, verso la quale si sono detti contrari anche molti magistrati, tra cui anche il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso, che lo ha definito incostituzionale, venga ritirata. Un nostro esponente, l'onorevole Costa, ha già depositato una proposta di legge per la sua abolizione. C'è anche una'altra proposta, firmata dall'onorevole Annibali di Italia Viva, che prevede di far slittare la sua entrata in vigore di un anno affinché venga trovato un nuovo accordo politico. Se non accarà niente di tutto ciò, siamo pronti a presentare una mozione di sfiducia individuale contro il minisrro Bonafede".