Prova a rimettere insieme i pezzi la traballante maggioranza di centrodestra alla guida di Regione Abruzzo.
In attesa che si trovi la 'quadra' sulle amministrative di primavera, con la Lega che intende indicare i candidati a sindaco di Chieti e Avezzano, il Consiglio regionale si riunisce il prossimo 3 marzo all'Aquila e, all'ordine del giorno, ci sarà la nomina del componente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
Dopo la nomina di Paolo Gatti, poi revocata dal presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri per i vizi di forma denunciati dalle opposizioni, il governatore Marco Marsilio tornerà alla carica per addivenire alla sospirata indicazione dell'ex assessore regionale, in procinto di passare in Fratelli d'Italia con Sospiri. E' in questa logica che va letta anche la volontà di modificare la legge per parificare la carica di sottosegretario alla presidenza di Giunta ad un assessorato: se la proposta dovesse passare, non solo il sottosegretario di Forza Italia Umberto D'Annuntiis avrebbe un sostanziale aumento di stipendio ma si potrebbe procedere, altresì, con la surroga del consigliere, con l'ingresso in Consiglio del primo dei non eletti, il forzista Gabriele Astolfi, già sindaco di Atri.
Così, verrebbero messi a tacere i mal di pancia di Forza Italia.
E la Lega? Se si arrivasse davvero ad un accordo, il Carroccio potrebbe avere strada libera per la candidatura di Fabrizio Di Stefano a sindaco di Chieti e, forse, per indicare il candidato della coalizione ad Avezzano. Altrimenti, potrebbe verificarsi una clamorosa rottura con conseguenze tutte da verificare.
Sul piede di guerra le opposizioni.
"Mentre i cittadini abruzzesi, concentrati sull'emergenza sanitaria che ha colpito l'intero Paese, seguono con attenzione la situazione e le indicazioni che arrivano dai vari livelli istituzionali, in Regione viene convocato il Consiglio per martedì 3 marzo con due punti all'ordine del giorno meritevoli di una breve riflessione", l'affondo del capogruppo di Abruzzo in Comune Sandro Mariani. "Si tratta della modifica della legge regionale 51/2004 'Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza dalla carica di Consigliere regionale' che regola la incompatibilità tra la carica di sottosegretario e quella di consigliere e la conseguente 'Modifica dello Statuto regionale, articolo 46' al fine di permettere l'equiparazione del trattamento economico del sottosegretario a quello dell'assessore regionale. In verità, pur se non appaia immediatamente comprensibile, si tratta di un solo punto, riconducibile ad una sola questione, utile esclusivamente a tenere in piedi il fragile equilibrio della Giunta Marsilio: la nomina di Paolo Gatti alla Corte dei Conti".
Nel Consiglio di martedì 3 marzo, infatti - aggiunge Mariani - "è inserita di nuovo all'ordine del giorno anche la nomina del componente regionale presso la Corte dei Conti, proprio quella poltrona regalata a Gatti e poi revocata dal Presidente Sospiri. In soldoni, mentre l'attenzione degli abruzzesi è calamitata dal tema Coronavirus, la valorosa maggioranza regionale prova a tenere insieme i cocci di un vaso che dopo un solo anno fa già acqua da tutte le parti: per poter nominare Gatti alla Corte dei Conti in quota Fratelli d'Italia hanno pensato bene di accontentare anche Forza Italia. Come? Facile: equiparando il sottosegretario Umberto D'Annuntiis agli Assessori in modo da rendere possibile la surroga con l'ex sindaco di Atri Gabriele Astolfi. In questo modo, Fratelli d'Italia avrebbe il nuovo membro della Corte dei Conti, Forza Italia un Consigliere in più e la Lega, nella migliore delle ipotesi, resterebbe a guardare dall'angolo dove ormai è stata confinata da un anno a questa parte. È evidente che gli unici collanti di questo centrodestra sono le poltrone: ripartite in modo scientifico con l'unico scopo di tenere unita una maggioranza che puntualmente si divide sulle scelte importanti e sulle questioni reali dell'Abruzzo".
Duro anche il commento di Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle: "Ad un anno dal suo insediamento, l'unica preoccupazione fissa del Presidente Marsilio e del centrodestra resta quella di aumentare il numero delle poltrone presenti in Regione Abruzzo. Cosa che alla Lega non sembra affatto dispiacere", le sue parole. "All'interno dell'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale è stata inserita la discussione, e la conseguente votazione, del progetto di legge numero 3/2019. Questa darà il via libera all'istituzione della surroga anche per il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, ruolo ricoperto in questo momento da Umberto D'Annuntiis, che sarà svincolato così dalla mansione di Consigliere regionale liberando spazio per far accomodare il primo dei non eletti nel teramano sul proprio scranno. Per fare ciò è stato necessario anche l'inserimento di un altro punto all'ordine del giorno: la discussione del progetto di legge numero 4/2019, cioè una riforma dello Statuto che aumenta anche lo stipendio al Sottosegretario, portandolo allo stesso livello di quello degli Assessori".
Si tratta di due provvedimenti che arriveranno in Consiglio regionale senza essere passati, come dovrebbe accadere per ogni progetto di legge, dall'esame delle Commissioni competenti. "Evidentemente, l'imbarazzo per la creazione di una poltrona in più, con annesso aumento di stipendio, hanno suggerito alla maggioranza e al Presidente del Consiglio regionale Sospiri, proponente delle due leggi, di ridurre al minimo la discussione nel merito per evitare le nostre osservazioni".
Il MoVimento 5 Stelle ribadisce la totale contrarietà a questa mossa, "portata avanti con l'appoggio di Marsilio e della maggioranza al gran completo, Lega compresa. Questa Giunta utilizza l'istituto della surroga come fosse una scusa qualunque per potersi presentare il minimo indispensabile in Consiglio regionale, evitando così di relazionare sul lavoro svolto e affrontare il confronto con le opposizioni. Abbiamo perso il conto delle assenze degli Assessori nelle sedute del Consiglio, e ci siamo abituati a vederli presenziare giusto il tempo di leggere le risposte, redatte dagli uffici, a interpellanze o interrogazioni, per poi andarsene in fretta e furia. Non ho motivo di pensare che col Sottosegretario D'Annuntiis finisca diversamente. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze, l'Abruzzo, voglio ripeterlo, ha bisogno di una sanità che funzioni, della riduzione delle liste d'attesa, di rilancio del lavoro, di manutenzione delle strade, di una visione per i prossimi decenni. Non certamente di altre inutili poltrone che il centro destra unito continua, imperterrito, a creare, accantonando le vere priorità del nostro territorio".