Si è riunita questa mattina nel Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila la quinta Commissione consiliare.
All’ordine del giorno la risoluzione del consigliere regionale Americo Di Benedetto in merito ai problemi della sanità nelle aree interne.
La Commissione ha approvato all’unanimità il provvedimento, anche a seguito di quanto già emerso nella riunione del 25 febbraio con l’assessore regionale Nicoletta Verì, i rappresentanti dell’Azienda sanitaria Avezzano – Sulmona – L’Aquila, i sindaci dell’Alto Sangro e le organizzazioni sindacali dei medici.
In particolare, stamane è stato assunto l’impegno a superare le difficoltà del servizio di continuità assistenziale. “Da più di un anno”, ha dichiarato Americo Di Benedetto, “l’ASL 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila non consente l’erogazione di prestazioni ambulatoriali da parte dei medici di continuità assistenziale. Questa scelta aziendale ha determinato una disparità tra la Provincia dell’Aquila e le altre Provincie dove i medici di continuità assistenziale percepiscono un compenso aggiuntivo orario proprio per le prestazioni ambulatoriali. Di conseguenza, sono sempre meno i medici disponibili a garantire il servizio di continuità assistenziale nelle aree interne".
A questa situazione viene data risposta con la risoluzione approvata in Commissione. Una risoluzione che "conferma la costituzione di un tavolo per il Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro ed impegna il Governo Regionale - ha chiarito Di Benedetto - ad intraprendere le azioni necessarie non solo per ridare ai medici di continuità assistenziale della Provincia dell’Aquila la possibilità di erogare prestazioni ambulatoriali, ma anche per mettere in rete la continuità assistenziale con la medicina generale e di base".