Giovedì, 05 Marzo 2020 14:38

Sanità, Paolucci: "Mancate scelte del centrodestra costano 13 milioni"

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"Per la prima volta dopo oltre 10 anni le perdite accumulate nel 2019 dalla sanità abruzzese sottraggono risorse allo sviluppo".

L'affondo è del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, già assessore alla sanità nella passata legislatura, che parla di perdite riscontrate dalle gestioni delle ASL pari a oltre 60 milioni di euro.

"Si tratta di una cifra enorme" sottolinea Paolucci che, da tempo, lamenta la mancanza di una governance amministrativa oltre che politica da parte della Regione; "una somma che per essere completamente coperta avrà bisogno di 13 milioni di euro dal bilancio della Regione, che verranno sottratti al nostro sistema economico. Inoltre per il 2020, considerata l'assenza di atti di programmazione e indirizzo che da un anno a questa parte denunciamo, sarà anche peggio. La verità è che la gestione della sanità di questo centrodestra a trazione Lega è così lenta e ferma – incalza Paolucci - da invertire la rotta della storia amministrativa più recente".

In effetti, non era mai accaduto né nella legislatura Chiodi né in quella D'Alfonso che il comparto della sanità non riuscisse a coprire con le risorse del Fondo Sanitario Regionale i costi delle prestazioni. "Certo non è il momento di fare polemiche, ma allo stesso tempo è necessario suonare un campanello d'allarme per evitare che si crei un abisso, considerata anche la congiuntura che stiamo vivendo. La questione 'Coronavirus' non ha implicazioni a riguardo: non incide sul 2019 e l'analisi della gestione interna per il 2020 è in grado di tener ben distinti i costi legati all'emergenza da quelli del funzionamento del sistema, al netto di quanto sta accadendo. Il punto è invece che la gestione dell'anno corrente, senza contare l'emergenza sanitaria, si presenta con costi interni crescenti, senza che ci sia stata una sola scelta di programmazione, senza Governance e senza investimenti".

Così il deficit può solo crescere. "A più di un anno dall'insediamento, questo governo regionale non ha fatto scelte: non ha completato nemmeno la governance aziendale. Nessuna delle 4 Asl ha un management perfezionato con le figure previste dalla 502, non c'è strategia sugli investimenti e la struttura dell'Assessorato è fortemente svuotata: il programma 2019/2021 forse si approverà alla fine del 2020. E' necessario muoversi e decidere, stare fermi è un costo economico e sociale per una regione che aveva riacquistato, anche sulla sanità, equilibrio e credibilità".

La replica di Verì: "Non c’è alcuna voragine nei conti della sanità abruzzese"

A stretto giro è arrivata la replica dell'assessore Nicoletta Verì. "Il ricorso all’accesso a un fondo vincolato, afferente alla sanità, che oggi ha una disponibilità di circa 40 milioni di euro, è previsto dalla normativa vigente in materia. Questo significa che la Regione è perfettamente in grado di garantire l’equilibrio economico-finanziario del servizio sanitario abruzzese".

Sulla circostanza che a questa possibilità non si facesse ricorso da anni, l’assessore inteso sottolineare come "non sia affatto cambiato il quadro del risultato complessivo delle Asl, che anche nel passato ha sempre presentato un disavanzo. Finora, però, queste perdite erano sempre state coperte con i fondi della Gsa, la gestione sanitaria accentrata, a cui nel 2015 (sulla base del decreto commissariale 48, firmato dall’ex presidente Luciano D’Alfonso) fu assegnato un fondo di ulteriori 36 milioni di euro inizialmente destinato in parte al potenziamento dell’assistenza territoriale e in parte al riequilibrio della situazione economico-finanziaria di ogni singola Asl, ma che invece fu utilizzato interamente per il ripiano delle perdite delle aziende sanitarie che si sono registrate negli anni successivi".

E’ dunque evidente – ha aggiunto l’assessore – come furono utilizzate risorse destinate ad altro per coprire le perdite. "Noi, invece, stiamo lavorando fin dall’insediamento per avere un quadro fedele di quella che è la reale situazione economico-finanziaria del nostro sistema sanitario, sulla quale predisporre correttivi e interventi. Nel frattempo, nel 2019 abbiamo attivato numerose azioni per il potenziamento dell’assistenza territoriale, i cui costi sono andati a incidere sul risultato finale dell’esercizio. Si trattava, però, di passi necessari e indifferibili, messi in campo per iniziare a recuperare un ritardo di anni".

Ultima modifica il Giovedì, 05 Marzo 2020 17:47

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