Un messaggio per ringraziare non solo medici, infermieri e operatori sanitari "che da giorni sono in prima linea per contrastare la dilagante ascesa del Covid 19" ma anche il personale del Comune dell'Aquila a disposizione dell'unità di crisi, gli operatori della protezione civile, gli operai, i tecnici, i dipendenti delle aziende municipalizzate e della Polizia municipale.
A inviarlo è il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.
La nota completa
Da una settimana combattiamo una guerra a un nemico invisibile che ha cambiato le nostre abitudini come, se non più, del terremoto. Che il coronavirus fosse un nemico molto complesso da affrontare lo si era capito ancor prima dell'allargamento della zona rossa all'intero Paese. Ricordo anche la facile ironia di chi, a fronte della decisione di dare una stretta agli uffici con il pubblico del Comune dell'Aquila, che dal 25 febbraio ha razionalizzato gli sportelli e aumentato il lavoro in back office, forse non aveva ancora compreso a che tipo di criticità cui si andava incontro.
Adesso che l'emergenza si è palesata in tutta la sua drammaticità il pensiero di tutti va a medici, infermieri e operatori sanitari che da giorni sono in prima linea per contrastare la dilagante ascesa del Covid19.
A loro va il sentimento di riconoscenza e ammirazione di una nazione che, dopo anni di tagli e maltrattamenti alla sanità pubblica adesso ne riscopre il valore, l'importanza e la straordinarietà rispetto al resto del mondo.
Da sindaco, però, sento di estendere il ringraziamento di questa comunità anche a quanti sono a lavoro da giorni, senza sosta, garantendo i servizi, che funzionino e con spirito di sacrificio.
Mi riferisco al personale dell'ente, a disposizione dell'unità di crisi, agli operatori della protezione civile, operai, tecnici, ai dipendenti delle aziende municipalizzate e della Polizia municipale. Tutti stanno dando il meglio per amore di un territorio a cui si chiede di rimanere in casa e di limitare gli spostamenti all'essenziale e strettamente necessario. Siamo alle porte, così dicono gli esperti, di giorni in cui è previsto il picco di contagi prima dell'auspicata fase regressiva del coronavirus. Ognuno faccia uno sforzo straordinario in un momento di emergenza altrettanto eccezionale. Aquilani, tenete duro. Noi ci siamo. Ieri, come oggi.