Attuare tutte le azioni di verifica e controllo affinché anche la più piccola azienda ottemperi a quanto disposto per la tutela della salute di quei lavoratori che non possono ricorrere allo smart working. E' la richiesta che la deputata dem Stefania Pezzopane e il consigliere regionale Pierpaplo PIetrucci rivolgono al direttore generale della Asl di Avezzano Sulmona L'Aquila, Roberto Testa, al capo dell'Ispettorato territoriale del lavoro Luca Camplese, al presidente della Regione Marco Marsilio e al Prefetto dell'Aquila Cinzia Torraco.
"Nel momento drammatico che tutti stiamo vivendo - si legge nella missiva inviata da Pezzopane e Pietrucci - sentiamo innanzitutto il dovere di ringraziare in prima istanza chi, come voi, si trova al “fronte” in questo periodo e chi deve assumere oggi, con rapidità e coscienza, decisioni straordinariamente importanti e cariche di responsabilità, per il bene della comunità tutta. Oltre a voi, agli operatori sanitari, a tutte le istituzioni che in questa fase hanno il compito di decisione e di controllo attuativo, non possiamo dimenticare tutte le persone che fanno parte del mondo del lavoro".
"Non ci riferiamo a chi, nella pubblica amministrazione, si trova maggiormente tutelato, e ha potuto usufruire di procedure lavorative in smart working senza particolari problemi, e che deve essere comunque monitorato, nel rispetto delle regole. Ci riferiamo in particolar modo - sottolineano gli esponenti dem - a quelle categorie di lavoratori che per la natura stessa della loro attività o dei vincoli contrattuali, in questo momento così delicato per il decorso della pandemia COVID19, non vedono attuate tutte le misure sanitarie di sicurezza così come previste anche dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, siglato fra Governo e sindacati il 14 marzo scorso".
"Le centinaia di segnalazioni di carenze di dispositivi di sicurezza da parte di lavoratori a contatto con il pubblico, ma anche in stretto rapporto fra loro (mi riferisco in particolar modo ai dipendenti dei call center), alzano moltissimo i livelli di preoccupazione sull’efficacia delle misure restrittive messe in atto per contenere la pandemia. Soprattutto quelle misure di tutela e distanziamento sociale, che stanno mettendo a durissima prova il Paese".
"Compito di noi politici e amministratori locali - si legge ancora nella lettera - è anche e soprattutto quello di fungere da riferimento per i cittadini sull’attuazione di norme di competenza nazionale, regionale, comunale: in questo caso più che mai, per la salvaguardia e la salute dei lavoratori, ma di tutti noi".
"Per questo vi chiediamo di attuare senza esitazioni tutte le azioni di verifica e controllo di vostra competenza, affinché anche la più piccola azienda ottemperi a quanto disposto per la tutela della salute di quei lavoratori che a casa proprio non possono restarci e che più di tutti sono esposti per salvaguardare i servizi essenziali a tutti noi. Confidando pienamente nella vostra consapevolezza e nel livello massimo di attenzione che certamente state esercitando in questo momento nelle vostre professioni - concludono - ci mettiamo a disposizione per tutto quanto concerne il nostro ruolo politico e oltre".