Martedì, 24 Marzo 2020 09:59

Regione, la campagna di comunicazione da 40mila euro affidata alla società Mirus. D'Eramo (Lega): "Rescindere il contratto"

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Imbarazzi e tensioni striscianti.

La decisione di Marco Marsilio di finanziare una campagna di comunicazione per “promuovere una corretta informazione sul Coronavirus e sensibilizzare la popolazione alle buone pratiche quotidiane che aiutino a contenere il rischio di contagio”, con l'affidamento alla Asl di Teramo di una indagine di mercato che ha condotto, guarda caso, ad individuare la società Mirus di Michele Russo - tra i papabili alla candidatura a governatore all'epoca delle elezioni regionali, poi comunicatore dell'attuale governatore in campagna elettorale - sta creando sconquassi in seno alla maggioranza di centrodestra all'Emiciclo.

Come svelato da Lilli Mandara su Maperò, Mirus ha presentato un'offerta di 39.500,00 euro, giusto 500 euro sotto soglia così da evitare gli appalti, che con l’Iva diventano 48.190,00, per fornire alla Regione i seguenti servizi: un concept di comunicazione da 8 mila euro più Iva, produzione video per 6 mila euro, gestione e coordinamento 7.500,00, realizzazione landing page, social media strategy, campagna di influencer marketing per tre mesi altri 18 mila.

Soldi che dovrebbero servire, piuttosto, a dare ossigeno alla sanità abruzzese, se è vero che non c'è alcun bisogno di ulteriore comunicazione sul coronavirus.

A rompere il silenzio del centrodestra è stato il coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo: "La Lega Abruzzo prende le distanze dall’affidamento alla società Mirus della campagna di sensibilizzazione per contrastare il coronavirus. In un momento delicato e tragico per il nostro paese, chiedo in nome della Lega di rescindere il contratto e di impegnare i fondi per l’acquisto di beni e strumenti necessari al mondo della sanità", l'affondo di D'Eramo. 

Anche il Movimento 5 Stelle ha chiesto un passo indietro: "Con l’emergenza sanitaria che tutti viviamo in queste ore, ritengo che oltre 40.000 € potrebbero e dovrebbero essere spesi per dispositivi utili per i pazienti e non per superflue campagne pubblicitarie", anche alla luce del fatto che "il ministero della salute e la presidenza del consiglio dei ministri hanno già da tempo predisposto campagne informative capillari su ogni mezzo di informazione accessibile a tutti".

Da Marsilio e dal direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, non sono ancora arrivate dichiarazioni ufficiali, così come è rimasto in silenzio Michele Russo che ha già ricevuto altri incarichi in questi mesi, ed in particolare dalla società unica del trasporto regionale Tua. Di certo, la vicenda rischia di alimentare ulteriori tensioni tra le forze di centrodestra.

Ultima modifica il Martedì, 24 Marzo 2020 11:16

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