Con una nota congiunta al presidente della Regione Marco Marsilio e all'assessore Piero Fioretti, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e la deputata Stefania Pezzopane hanno chiesto attenzione e tutele per i servizi privati e parificati per la formazione dell’infanzia nella fascia di età che va da 0 a 6 anni.
"L’epocale periodo di emergenza che stiamo attraversando - scrivono gli esponenti del Partito Democratico - ci impone di ampliare al massimo il campo dell’azione politica e amministrativa innanzitutto a tutela della cura e della salute in ambito sanitario, ma anche, in quello non meno importante, dell’economia e dei servizi alle persone. Questo vuol dire proteggere le fasce più deboli dei cittadini e cercare di sostenere coloro che a causa del necessario e protettivo distanziamento sociale pagano inevitabilmente il prezzo pesante di uno stallo economico. E non parliamo solo dei beneficiari finali dei servizi, ma anche di quelli che tali servizi li erogano, soprattutto nei settori privati".
Pietrucci e Pezzopane si riferiscono, in particolare, alle scuole private per l’infanzia e agli asili nido parificati o privati e al sostegno economico che tali strutture ricevono in parte dagli Enti pubblici, ma in massima parte dalle rette pagate dai genitori. "E’ gioco facile immaginare come oggi questi comparti che offrono servizi e formazione ai bimbi nella fascia da 0 a 6 anni possano trovarsi in gravi difficoltà, dovendo continuare ad esigere le rette necessarie alla loro sussistenza, pur in un periodo di blocco sociale ed economico. Vorremmo ricordare il ruolo indiscutibile che in questo delicatissimo settore le strutture private svolgono a sostegno del pubblico, che ne riconosce la valenza, collabora alla formazione degli operatori privati, li sostiene nella progettazione didattica. Sarebbe importante che anche Regione Abruzzo si attivasse in tal senso, come già sta accadendo in altre Regioni, mettendo a disposizione fondi di emergenza a copertura delle mancate riscossioni".
Il sostegno a tali strutture private e parificate di servizio e formazione per l’infanzia potrebbe avere carattere di straordinarietà, vale a dire prevedere un piano di rientro da parte delle scuole e degli asili nido beneficiari, verso l’Ente erogatore, una volta tornati alla cosiddetta normalità. "Vi chiediamo pertanto di intervenire con urgenza, attraverso una Delibera di Giunta, mettendo a disposizione uno stanziamento 'ad hoc' che dia respiro ad un settore di servizio così strategico, con carattere di emergenza".
Sul modello di altre Regioni, aggiungono Pezzopane e Pietrucci, l’erogazione del finanziamento di copertura – finalizzato esclusivamente al pagamento delle rette per i servizi all’infanzia (0/6 anni) - può essere declinata secondo tre opzioni:
- Prima opzione: gli istituti potranno dichiarare di aver già riscosso la retta e di non volerla o poterla restituire, rinunciando così al contributo regionale.
- Seconda opzione: gli istituti potranno dichiarare di aver incassato la retta, di voler accedere al contributo regionale e di impegnarsi a restituire la retta non appena incassato il contributo stesso.
- Terza opzione: gli istituti potranno dichiarare di non aver incassato la retta, accedendo così al contributo regionale.