"In questi giorni drammatici per il nostro Paese, i contagi da Coronavirus che riguardano i medici, gli infermieri e gli ausiliari sanitari sono in costante aumento. Anche la nostra regione sta pagando un prezzo altissimo: a Teramo sono già 40 gli operatori contagiati mentre a L'Aquila cresce la preoccupazione, espressa innanzitutto dal personale sanitario, per una possibile concentrazione di casi positivi all'interno dell'Ospedale, ancora non quantificabile nella sua reale dimensione, per mancanza di azioni e comunicazioni ufficiali da parte dei vertici ASL".
Si legge in una nota di Articolo 1.
"L'aumento dei contagi in corsia, a sentire gli operatori che lavorano in un momento così difficile a tutela della salute dei pazienti Covid e no Covid (perché ovviamente ci sono cure per emergenze e malattie che prescindono dalla pandemia), sono determinati dalla scarsa fornitura ed efficacia delle dotazioni di protezione individuale (mascherine, occhiali, camici ecc), come per altro già denunciato dalla Cgil in due distinti esposti in cui si chiedeva l'attuazione di un corretto piano di prevenzione contro la diffusione del virus e procedure aziendali per la corretta gestione dei pazienti potenzialmente affetti da Covid-19".
Per questo motivo, nelle ultime settimane è partito un forte e diffuso appello al direttore generale Roberto Testa, "finora colpevolmente silente rispetto alle preoccupazioni sopra esposte - l'affondo di Articolo 1 - per la predisposizione di tamponi a tutti coloro, medici e non, che si occupano dei malati all'interno dell'Ospedale. Ad oggi ciò non è accaduto, persino di fronte agli interventi del Presidente della Regione o dei sindaci del territorio, a partire da quello dell'Aquila. Inoltre al Sindaco rinnoviamo l'invito a rendere operativo il COC anche per poter assistere le persone sole anziane e quelle bisognose di assistenza. Consapevoli che questo non è il momento delle polemiche ma anzi quello della collaborazione e della massima unità, con questo spirito esprimiamo però con forza la convinzione che non si possa perdere ulteriore tempo visto che sono in gioco la tenuta del servizio sanitario e la sicurezza del nostro territorio".
Così come già chiesto dal Sindaco di Teramo in merito alla Asl di sua competenza, "anche nella nostra provincia, di fronte ad una guida sanitaria in difficoltà evidenti nella gestione dell'emergenza, che vive 'barricato' nel proprio ufficio e non risponde alle preoccupazioni degli operatori sanitari, della città e del territorio, chiediamo la nomina di una struttura commissariale all'altezza della drammaticità e straordinarietà del momento che stiamo vivendo".