Venerdì, 03 Aprile 2020 14:02

Biondi: "Stiamo predisponendo bando per il bonus economico". Intanto, da lunedì i cittadini bisognosi potranno chiedere la consegna a domicilio di beni di prima necessità

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Da lunedì 6 aprile, il numero verde del Comune dell’Aquila – 800 666 622 – darà risposta anche ai cittadini che avessero bisogno della consegna a domicilio di beni di prima necessità, generi alimentari e prodotti per l’infanzia.

A darne notizia è stato il sindaco Pierluigi Biondi nel consueto punto stampa quotidiano su facebook.

“Il servizio di consegna – ha chiarito Biondi – sarà effettuato dagli alpini in divisa del IX Reggimento: dunque, non aprite ad altre persone a meno di accordi con la rete di solidarietà attivata dalle associazioni che si sono mobilitate sul territorio”.

Il sindaco dell’Aquila ha tenuto a specificare che non si tratta del bonus economico derivante dallo stanziamento di 400 milioni di euro ai Comuni deciso dal Governo per il tramite di una ordinanza di Protezione civile: “per la quota parte di fondi destinati all’Aquila, 368mila euro circa, stiamo procedendo ad approvare il disciplinare in Giunta col relativo avviso per presentare la richiesta” ha ribadito Biondi. Che ha aggiunto: “L’atto va studiato con attenzione, l’avviso dovrà essere in linea con le finalità dell'ordinanza: tengo a chiarire che le esigenze primarie dei più bisognosi, dei nuclei familiari che proprio non ce la fanno, le stiamo già soddisfacendo. Più che la velocità nella redazione del provvedimento, in questo caso, è importante l’efficacia dell’atto: dobbiamo fare in modo che i fondi vadano effettivamente a chi ne ha davvero bisogno, a chi ne ha necessità in conseguenza dell’emergenza coronavirus”.

Biondi ha poi sottolineato che ci saranno “controlli inflessibili per prevenire casi di approvvigionamento di beni o di richieste di contributi non dovuti”.

Intanto, stamane sono giunte segnalazioni dai quartieri di Santa Barbara e di Santanza di persone che, spacciandosi per operai del Comune, annunciavano la consegna di mascherine: “non è stata data alcuna disposizione in questo senso, non aprite le porte di casa vostra” ha messo in guardia il sindaco.

Sul fronte dei controlli della polizia municipale, ieri sono state fermate 124 persone: per tre di loro è scattata la segnalazione alle autorità.

In conclusione, Biondi ha risposto anche ad una domanda sul ritorno in ospedale, sebbene part time, dell’assessore regionale Guido Quintino Liris: “in questo momento, i medici sono come i riservisti dell’esercito in tempo di guerra, se necessario tornano in campo; valuto più che positivamente la scelta fatta. Credo che ognuno debba spendersi per quelle che sono le proprie capacità, tanto più in ambito sanitario”. E sulle polemiche sollevate dal Pd, che ha sottolineato la incompatibilità dell’incarico di assessore col ruolo di dirigente medico della Asl, Biondi ha tagliato corto: “Si tratta di polemiche inutili; ci sono stati casi in passato, anche qui dentro (a Palazzo Fibbioni, il riferimento è all’ex sindaco Massimo Cialente ndr) e il Pd, all’epoca, non ebbe a dolersene”.

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