Sabato, 04 Aprile 2020 20:52

Buoni spesa, il Passo Possibile: "Serve l'aiuto di tutti". Coalizione sociale: "Si sciacalla sulla pelle degli ultimi"

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Sulla vicenda dei buoni spesa e della distribuzione dei pacchi alimentari nel Comune dell'Aquila intervengono, criticando le decisioni della giunta, anche i gruppi consiliari di opposizione del Passo Possibile e della Coalizione sociale.

Il Passo Possibile: "Serve la collaborazione di tutti"

"Apprendiamo dagli organi di informazione che il Sindaco Pierluigi Biondi avrebbe intenzione di coinvolgere solo alcune associazioni nella gestione degli aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà. Escludere tante associazioni presenti sul territorio e sempre pronte a dare una mano è un grande errore e quindi chiediamo per tempo al Sindaco di ripensarci." A

d affermarlo sono Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio e Americo Di Benedetto (Gruppo consiliare il Passo Possibile) nonché Fabrizio Ciccarelli (Presidente dell'Associazione il Passo Possibile).

"L'Ordinanza emanata domenica scorsa dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, oltre alla possibilità di aprire un conto corrente dedicato a supporto delle iniziative previste nella stessa Ordinanza, concede ai Comuni l'opportunità di avvalersi degli enti del Terzo Settore. Alla base di questa previsione vi è la consapevolezza di quale importante contributo tutto il mondo dell'associazionismo può dare nell'emergenza che stiamo vivendo".

"Pertanto l'ambizione dell'Amministrazione comunale deve essere quella di coinvolgere tutte le energie ed in particolare quelle che sono sempre in campo per aiutare le fasce più deboli della popolazione. Non si può, infatti, ignorare le organizzazioni che soddisfano quotidianamente le necessità di tanti concittadini e sicuramente possono offrire in questo momento la collaborazione più adeguata. Laddove nascesse l'esigenza di una gestione terza rispetto alle strutture comunali sui fondi derivanti dalle liberalità, è chiaro che la scelta più giusta, se questi fondi non fossero messi a complemento delle risorse assegnate al Comune dal Governo, sarebbe quella di creare una task-force tale da garantire la giusta tutela della privacy e il completo coinvolgimento di tutte le parti politiche in Consiglio comunale".

"Quanto appena annunciato dall'Assessore Bignotti ancora non aiuta a superare l'incertezza su quelle che sono le effettive intenzioni della Governo cittadino in merito. Tornando alle procedure sulla gestione dei fondi assegnati dall'Ordinanza della Protezione Civile e, nello specifico, sui requisiti di accesso al beneficio, riteniamo totalmente fuori luogo aver previsto in una recente delibera di Giunta una residenza/soggiorno di lunga durata. Ci teniamo a precisare che i bisogni delle persone in questo momento non hanno cittadinanza né sono stanziali".

"Queste condizioni non solo non sono previste dalle disposizioni governative (sarebbero incoerenti rispetto alle finalità della stessa Ordinanza della Protezione Civile), ma sono anche precluse dalla indispensabile sensibilità e delicatezza che questo particolare momento necessita. Noi abbiamo già detto di essere pronti a fornire tutta la collaborazione necessaria e lo confermiamo anche in questa occasione. Speriamo soltanto che il nostro appello non cada nel vuoto!".

Coalizione sociale: "Si sciacalla sulla pelle degli ultimi"

"La mancanza di rispetto e di qualsiasi scrupolo con cui il governo cittadino, Sindaco in testa, sta cavalcando la crisi sociale ed economica conseguente all'emergenza Covid è semplicemente vergognosa. L'inseguimento del consenso politico attraverso misure discriminatorie è addirittura criminale".

Ad affermarlo, in una nota, è la consigliera comunale della Coalizione sociale Carla Cimoroni.

"È da primo giorno di questa crisi che le tante piccole e grandi realtà di volontariato del nostro territorio si adoperano per andare incontro alle esigenze delle persone più fragili. Sono le realtà che da sempre si confrontano col disagio e che da sempre sono in contatto con i Servizi sociali del Comune come della ASL per offrire sostegno e spesso anche per risolvere tempestivamente situazioni di grave privazione".

"Queste realtà non solo non si sono mai fermate, modificando ovviamente le modalità per assicurare sostegno e garantire la sicurezza di operatori e utenti dei servizi, ma hanno visto drammaticamente aumentare la domanda".

"Sia il Governo nazionale che regionale hanno riconosciuto tali interventi come indispensabili ancor più in questo momento che vede aumentare il disagio per le persone che già soffrono la marginalità: parliamo del mondo della salute mentale, dei disabili, dei bambini, delle donne vittime di violenza domestica, dei poveri di sempre a cui si sommano le nuove fragilità legate alla perdita di lavori precari e saltuari, già poco retribuiti e non tutelati, che non riescono già dai primi giorni di questa crisi ad acquistare nemmeno i beni di prima necessità. Si tratta spesso di cittadine e cittadini stranieri da cui la nostra società  esige i lavori più umili".

"Da subito abbiamo richiesto all'Amministrazione che queste attività di sostegno venissero riconosciute e organizzate nell'ambito di un tavolo di coordinamento pubblico per valorizzare al meglio tutte le risorse disponibili sul territorio e rafforzare la rete degli interventi a domicilio, cruciali in ragione della particolare emergenza che stiamo vivendo. Un coordinamento sollecitato ultimamente anche dalla Circolare della Direzione generale per la lotta alla povertà del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali".

"Oggi ci ritroviamo con un Sindaco che in veste istituzionale sponsorizza la legittima,  ci mancherebbe, iniziativa di un'associazione solo perchè vicina politicamente, in assenza di qualsiasi atto che ratifichi una collaborazione con il Comune e soprattutto in spregio di tutte quelle realtà che da anni si adoperano per le varie fragilità del nostro territorio".

"Di questa "sponsorizzazione" chiediamo al Sindaco di riferire in Consiglio comunale che riteniamo debba tornare a riunirsi subito con tutte le cautele che la situazione impone".

"Nel frattempo l'Assessore alle Politiche sociali prova a riprendersi la scena annunciando finalmente un'intesa con il Centro Servizi Volontariato che dovrebbe, ma attendiamo di leggere la delibera, occuparsi di coordinare le varie realtà già operative".

"E soprattutto finalmente escono i criteri con cui si pensa di assegnare i 368.000 euro messi a disposizione dal Governo, criteri basati sulla residenza in città e, per i cittadini stranieri, sui permessi di soggiorno di lunga durata. Criteri dunque escludenti proprio delle fasce che più patiscono questa crisi e in contrasto non solo con il dovere etico di non lasciare indietro nessuno, ma persino con le norme nazionali, come stanno già denunciando tante realtà che si occupano di persone straniere e migranti. Per questo crediamo che la Giunta farebbe bene a ritirare immediatamente l'atto, definendo criteri basati sul domicilio che rispondano alla realtà del nostro territorio anche per scongiurare crisi sociali. Basterebbe stare a sentire le tante e i tanti che si occupano da sempre di marginalità, invece di pensare a fare propaganda".

"Una gestione vergognosa di una crisi reale che si sta consumando, ancora una volta, sulla pelle degli ultimi".

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