Venerdì, 10 Aprile 2020 18:47

Pd: “Ancora nessuna azione a tutela ai servizi per l’infanzia”

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Il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci ha incontrato in videoconferenza le operatrici e gli operatori del settore “Servizi per l’infanzia”, un confronto promosso dopo la sollecitazione con cui, tre settimane fa, lo stesso Pietrucci e Stefania Pezzopane avevano chiesto alla giunta attenzione e tutele verso i servizi privati e parificati per la formazione dell’infanzia nella fascia di età tra 0 a 6 anni.

“Durante l’incontro odierno” si legge in una nota congiunta firmata dal gruppo consiliare del Partito democratico (Pietrucci, Blasioli, Pepe e Paolucci), dal segretario regionale Michele Fina, dalla deputata Stefania Pezzopane e dal consigliere regionale di Abruzzo in Comune Sandro Mariani  “sono ovviamente emerse tutte le criticità già ampiamente individuate dai rappresentanti del PD, criticità aggravate dalla mancanza di tempestività e di attenzione da parte del Governo regionale”.

“Come già sottolineato” dichiarano gli esponenti del Pd “e a conferma di quanto ipotizzato nei giorni scorsi, oggi questi comparti che offrono servizi e formazione ai bimbi da 0 a 6 anni si trovano in gravi difficoltà, dovendo continuare ad esigere le rette necessarie alla loro sussistenza, pur in un periodo di blocco sociale ed economico. La nostra richiesta di intervenire con urgenza, prima con una Delibera di Giunta che mettesse a disposizione uno stanziamento “ad hoc” per dare respiro a un settore di servizi così strategico, e poi con un emendamento al progetto di legge esaminato dal Consiglio, è stata ignorata, in nome di un attendismo inconcepibile, dato il periodo che stiamo attraversando”.

“E’ caduta nel nulla anche la nostra proposta - sul modello delle Regioni virtuose - di erogare un finanziamento di copertura, finalizzato esclusivamente al pagamento delle rette per i servizi all’infanzia (0/6 anni) secondo differenti opzioni e in base alle necessità che ogni servizio si trova ad affrontare. Ancora adesso ribadiamo con forza questa esigenza”.

“A nulla è valsa, durante lo svolgimento dell’ultimo Consiglio Regionale, la nostra proposta – avanzata anche in accordo con esponenti della maggioranza – di migliorare la LR 9/2020 appena varata con un emendamento che tenesse conto di questo delicato scenario.  Niente è stato fatto, anzi nel frattempo, con l’aggravarsi inevitabile della situazione, si è riusciti a colpire gli strumenti che sostengono le famiglie nella cura dell’infanzia, indistintamente sia nel pubblico che nel privato”.

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