Riprendere il progetto per la realizzazione della bretella di collegamento tra la SS 17 e l'ospedale S. Salvatore.
Ad affermalo, in una nota, è Pietro Di Stefano, presidente provinciale del Pd e ex assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione del Comune dell’Aquila.
"Tra le diverse indicazioni che il governo intende impartire per la cosiddetta fase 2" scrive di Stefano "c’è anche quella della riduzione numerica dei posti nel trasporto pubblico, utile al distanziamento sociale, ma che vedrà un conseguente incremento del mezzo privato".
"Tra i tanti interrogativi derivanti dalla necessarietà di queste scelte, intendo qui riproporne uno che da sempre assilla il nostro ospedale, cosciente del fatto che sarà sempre di più un punto attrattivo di persone e che, specialmente in questa seconda fase dove l’attenzione e le cautele nel riprendere i rapporti sociali dovranno raggiungere il picco massimo, dovrà necessariamente rivederne l’accessibilità".
"Accanto a quanto già detto e richiamato nei giorni scorsi, centrale 118, delta medico, ospedale G8 (che si consolida da temporaneo del 2009 a permanente nel prossimo futuro), esiste e si ingigantisce l’antico problema dell’accessibilità e dei parcheggi al nosocomio cittadino".
"Un presidio ospedaliero, a maggior ragione quando implementa le sue attività sanitarie, non può non generare risposte sul come vi si arriva e dove vi si parcheggia".
"Il 29/12/2011 portai all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera n.169 che venne approvata all’unanimità; si trattava di un atto riguardante l’accesso all’ospedale dalla SS 17, all’altezza ex Gran Panorama, che decongestionasse il flusso pesante di auto che in particolare si ha sulla tratta SS 80 di accesso al nosocomio".
"Si trattava della realizzazione del terzo punto di entrata in un’area altamente attrattiva sia per la presenza dell’Ospedale, ma anche di quella del polo universitario e di altri complessi pubblici, oltre che di attività commerciali di supporto al sistema".
"L’accesso dalla SS 17 tendeva ad incanalare i cittadini diretti all’ospedale, provenienti da quella vasta area territoriale del nord ovest molto
popolata per la presenza di comuni ad alta densità abitativa (Scoppito e Tornimparte), di importanti stabilimenti come la SANOFI o quelli del N.I di Pile, dei complessi CASE sorti nel territorio aquilano tra Coppito, Preturo e Sassa".
"Questo intervento, oltre al raccordo con la strada Mausonia, avrebbe riguardato anche la costruzione della bretella di Lenze di Coppito, prevista nel vecchio PRG, e la costruzione di una rotatoria sull’innesto di via delle Fiamme Gialle, una soluzione all’intasamento del traffico veicolare che si crea tra la scuola della GdF e la strada provinciale 33 di Coppito".
"Tutto l’intervento era interamente finanziato dall’Anas che ne avrebbe curato la realizzazione".
"Sembrava un’opera che non avrebbe dovuto muovere obiezioni neanche presso altri enti, eppure si impantanò nelle maglie del Comitato VIA della Regione che, nonostante le mie insistenze e sollecitazioni, non ha mai licenziato il parere".
"Oggi sarebbe bene riprendere il progetto poiché favorirebbe la costruzione di ulteriori parcheggi in linea col nuovo ingresso dalla SS17, con il conseguente azzeramento delle auto parcheggiate quotidianamente ai bordi delle strade interne dell’ospedale, evitando l’occlusione di un transito libero e sicuro sia dei cittadini che dei mezzi di soccorso".