Il 25 aprile rinasce la libertà: è il Natale della nostra democrazia.
Ogni anno ci si ritrova per festeggiare la liberazione dal nazifascismo e riflettere sui valori della Carta Costituzionale. Ci si stringe intorno al tricolore per sentirsi una comunità civile e per riaffermare che quelle pagine nefaste della nostra storia non si ripeteranno mai.
Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà. In un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci. Vogliamo riconoscerci gli uni negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio, e soprattutto ricordarci che una volta passata questa tempesta saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile.
Mai come in questa occasione è chiaro che occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche.
Per questo è stata lanciata una grande convocazione a cittadine e cittadini per ritrovarsi insieme a festeggiare il 25 aprile.
Un'invasione di memoria. Questo sarà la Festa della Liberazione di quest'anno. Una grande piazza virtuale ed unitaria che vedrà come principali attori in campo l'ANPI e i tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dello sport, del sindacato, dell'associazionismo democratico che hanno già aderito all'appello di solidarietà #iorestolibero a favore della Caritas italiana e della Croce rossa. Ogni partecipante è invitato a fare una libera donazione non inferiore a due euro per sostenere le associazioni che si occupano di assistere le persone senza fissa dimora e di gestire le mense dei poveri.
Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra; sui profili social dell'ANPI nazionale ( https://www.facebook.com/anpinaz/ ; https://twitter.com/Anpinazionale ; https://www.instagram.com/anpinazionale/) partirà alle ore 8 e si concluderà alle ore 19.
Nel corso della giornata si darà anche conto fotograficamente di alcune celebrazioni ufficiali con deposizioni di corone o fiori ai piedi dei monumenti simbolo della lotta partigiana. Saranno attivi anche i profili di molti Comitati provinciali e Sezioni ANPI: tutti gli eventi sono disponibili su: https://www.anpi.it/eventi/
Nel primissimo pomeriggio si concentrerà il “fuoco” della Festa. Alle 14:30 si inizierà con l'Inno di Mameli cantato da Tosca; a seguire l'attrice Lella Costa introdurrà gli interventi di Carla Nespolo, Presidente nazionale ANPI, Maria Lisa Cinciari Rodano, staffetta partigiana e Sara Diena di Fridays for Future Italia.
Alle ore 15 partirà in tutta Italia il flash mob #bellaciaoinognicasa promosso dall'ANPI cui hanno aderito, tra gli altri, CGIL, CISL, UIL, Le sardine, SPI-CGIL, PD, Aned, Partito della Rifondazione Comunista, I Verdi, Rete degli Studenti medi, Unione degli Unuversitari, Rete della Conoscenza: all'ora in cui, ogni anno, parte a Milano il grande corteo nazionale, l'Associazione nazionale Partigiani ha invitato tutti ad esporre dalle finestre e dai balconi il tricolore intonando Bella ciao.
Sarà possibile seguire il tutto su: www.25aprile2020.it – www.repubblica.it - www.lastampa.it - www.radiopopolare.it - www.ilmanifesto.it - www.avvenire.it - http://www.comune.torino.it/ - http://www.cr.piemonte.it/web/ - https://www.facebook.com/25aprileiorestolibero
Dalle ore 15 in poi Gad Lerner su www.repubblica.it condurrà una “maratona” della Liberazione nella quale si alterneranno video-interviste ai partigiani, canzoni della Resistenza - tra cui ovviamente Bella ciao - interpretate da grandi artisti, letture di attori e attrici, video su antifascismo e Liberazione. E tanto altro.
Anche l'Anpi L'Aquila ha organizzato un evento sulla propria pagina facebook a partire dalle 14:50: introdurrà Fulvio Angelini, segretario provinciale; alle 15 si canterà Bella Ciao e, subito dopo, seguiranno brevi interventi di Rita Salvatore (Slow food), Antonio Lattanzi (Preside), Antonia Melaragni (Uds), Riccardo Lolli e Franco Federici (Arci), Miriam Del Biondo e Egidio Pezzuti (Cgil), Federica Marinucci (Libera).
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
"Nella primavera del 1945 l'Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. L'idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l'altro, all'origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea.
Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione.
La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case.
Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali. Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese. In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori.
Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all'oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore.
Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro. Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l'Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili. Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista.
Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l'esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale. L'abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori.
Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore.
Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando. Viva l'Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!"