"In questo momento, in cui i dati dell’epidemia da coronavirus in Abruzzo cominciano ad essere confortanti, è giusto che la politica, intesa nel senso più ampio del termine, si interroghi con serietà e senza infingimenti sul futuro della sanità. Immediato, nel correggere errori dove siano stati compiuti e con le strategie da adottare per affrontare nel migliore dei modi la “fase 2”, in modo da evitare una possibile recrudescenza del virus in autunno, e anche più a lungo termine, per far sì che le decisioni di oggi abbiano una prospettiva certa".
A dirlo è il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente che auspica si superino divisioni, interessi politici e di parte.
"L’Abruzzo deve muoversi in un contesto il più possibile sinergico, preservando l’equità delle scelte e soprattutto il principio, sacrosanto, di garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini, nella stessa maniera. Quanto all’Aquila, per l’immediato c’è la necessità, e siamo in prima linea per questo, anima e corpo, per riuscire a tracciare nel più breve tempo possibile i nuovi casi, in modo da isolarli precocemente ed evitare l’accensione di altri focolai. Per far questo ci sono progetti chiari e immediatamente valutabili".
In particolare - aggiunge Imprudente - "siamo finalmente pronti al potenziamento delle capacità diagnostiche attraverso l’implementazione dei tamponi che deve crescere continuamente, potenziando il laboratorio ospedaliero come centro di riferimento. Sarà fondamentale, poi, portare immediatamente a compimento l’iter per realizzare la centrale unica del 118, progetto che ha subito troppi ritardi e che ora deve necessariamente diventare realtà. E’ un’operazione di ampio respiro, destinata a migliorare la condizione di un servizio essenziale, ma soprattutto può candidare il San Salvatore a ruolo di hub regionale. Anche il completamento del Delta medico (che è a buon punto) è un progetto essenziale affinché l’ospedale possa disporre di un padiglione nuovo, dotato delle migliori tecnologie: oggi per affrontare l’emergenza Covid, domani per essere riconvertito, magari, al Covid-free, a tutte quelle specialità e prestazioni che in questa fase sono state, gioco forza, messe da parte e che al più presto andranno riattivate".
Il potenziamento del reparto di terapia intensive, che superi ovviamente la grande funzione che sta avendo il G8, non può che essere un ulteriore obiettivo per la nostra sanità, conclude Imprudente. "Progetti chiari, concreti, sui quali si lavora in silenzio e che la politica deve contribuire a realizzare, possibilmente in chiave unitaria, senza divisioni e rivendicazioni. Solo così si riuscirà a preservare un altro tesoro del territorio, l’Università, che ha bisogno di strutture di eccellenza e della qualità dei servizi. In questo l’emergenza Covid potrà offrire, pur nella gravità della situazione, anche spunti positivi e prospettive per il futuro. Alla politica urlata, delle apparizioni e delle sensazioni ho sempre preferito la politica dei fatti. La gestione delle emergenze e la salute sono cose serie".