"Per i pendolari L’Aquila-Roma la fase 2 non è mai iniziata".
La denuncia è della Coalizione sociale che sottolinea come TUA, da sabato 21 marzo e fino ad oggi, stia coprendo la tratta con tre corse andata e ritorno nei feriali e una sola di sabato e domenica. "Già prima dell’emergenza coronavirus, alcune corse erano state tagliate in nome di una presunta razionalizzazione e in omaggio al nuovo (ma nemmeno tanto) corso regionale che a febbraio scorso ha definitivamente classificato la tratta L’Aquila-Roma come commerciale. Da allora l’unico, e per questo essenziale, servizio di collegamento tra la nostra città e la Capitale ha perso ogni forma di finanziamento pubblico e ha visto l’accorpamento di ben 14 corse in nome del 'libero mercato', ossia del prevalere delle logiche di profitto sul diritto alla mobilità dei cittadini".
Il coronavirus e le restrizioni imposte per limitarne la diffusione hanno fatto il resto. "E così mentre lavoratrici e lavoratori già da due settimane, e ancora di più dal 18 maggio, hanno ripreso a viaggiare in maggior numero verso Roma, per TUA non è cambiato nulla con l’aggravante che i posti fruibili a bordo sono limitati, solo 12, per mantenere il dovuto distanziamento. I vettori privati nell’emergenza sono scomparsi a riprova del fatto che il diritto alla mobilità può, e deve, essere garantito dal pubblico, opportunamente finanziato".
Oggi chi non trova posto o non ha orari di lavoro compatibili con le uniche tre corse A/R di TUA è costretto a viaggiare con il mezzo privato, per non parlare di chi è soggetto a turni anche nei giorni festivi: "una situazione inaccettabile - ribadisce Coalizione sociale - che i pendolari denunciano da giorni, inascoltati da TUA e dalla Regione. Inaccettabile perché oltre a creare oggettive difficoltà organizzative ed economiche, finisce per mettere seriamente a rischio gli stessi posti di lavoro, nel bel mezzo di una crisi sociale ed economica senza precedenti. E il problema del mancato ripristino delle corse pre-emergenza starebbe proprio nel fatto che la tratta è diventata commerciale e quindi priva di contributo pubblico".
I collegamenti verso altre località, come Giulianova o Pescara sono stati almeno in parte ripristinati, mentre quello con Roma, vitale per la nostra città per il gran numero di pendolari e studenti, ma non solo, è ancora in lockdown! "Siamo sempre di più convinti che la scelta di rendere commerciale questa tratta fu scellerata: quello che sta accadendo in questi giorni con pendolari lasciati a piedi o impossibilitati a prenotare un posto pur avendo acquistato l’abbonamento, ne è la palese dimostrazione. Cosa aspetta TUA a ripristinare le corse? E cosa aspetta la Regione a rivedere le sue decisioni e a riconoscere finalmente la tratta L'Aquila-Roma come servizio essenziale? Siamo certi che tutti i rappresentanti della città condividano le nostre richieste per essere a fianco dei pendolari, degli studenti, delle cittadine e dei cittadini tutti, senza se e senza ma. Se non ora, quando?".