Sabato, 13 Giugno 2020 17:37

Pezzopane: "Ecco gli emendamenti del Pd al Decreto Rilancio"

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Allargamento della platea dei beneficiari del sisma e dell’eco bonus, con spostamento della scadenza per la realizzazione degli interventi al 2023; stabilizzazione dei precari assunti dopo il terremoto; proroga della zona franca urbana e istituzione di un fondo permanente per il rilancio socio economico del Cratere 2016/17, con il 5% dei fondi della ricostruzione pubblica da destinare a interventi socio economici.

Sono alcuni degli emendamenti che il Partito democratico presenterà al Decreto Rilancio, il provvedimento da 55 miliardi di euro varato dal governo Conte durante l’emergenza Covid che lunedì inizierà, con la discussione in commissione Bilancio, l’iter parlamentare di conversione in legge .

A illustrarli è stata la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, insieme al segretario comunale del Pd aquilano Emanuela Di Giovambattista.

“Il Cura Italia e il Decreto Rilancio hanno mobilitato, in totale, 80 miliardi di euro, il corrispettivo di tre leggi Finanziarie” hanno affermato Pezzopane e Di giovambattista “Uno sforzo senza precedenti nella storia repubblicana, che ha consentito al Paese di reggere l’urto dell’emergenza. Ora però bisogna far riprendere il sistema produttivo”.

Gli emendamenti più importanti al Dl rilancio riguardano il rafforzamento e l’estensione del sisma e dell’eco bonus.

“Abbiamo proposto di estenderli nella formula del 110% anche alle seconde case” ha spiegato Pezzopane “non solo ai condomini ma anche alle abitazioni dei borghi e dei piccoli comuni nonché agli immobili di proprietà di soggetti giuridici. In aggiunta, abbiamo previsto una misura specifica per le aree sismiche che abbiamo ribattezzato super super bonus: si tratta di un’integrazione che andrà ad aggiungersi al contributo ordinario. In questo modo, avremo uno strumento equivalente al contributo sulla ricostruzione privata, ma con procedure molto più veloci per gli uffici”.

Un altro emendamento riguarda la proroga e la stabilizzazione dei lavoratori precari assunti dopo il terremoto, sia quello del 2009 che quello del 2016/17, attualmente impiegati nei comuni e negli uffici della ricostruzione. “Sarà difficile portarlo a casa” ha affermato Pezzopane “ma ho voluto provarci mettendo la proposta nero su bianco. Se la proposta dovesse essere bocciata, la presenterò di nuovo nel Decreto Semplificazione. Pensiamo che per il personale assunto nel 2009, che ormai conta meno di 100 unità, ci siano tutti i margini perché venga assunto negli enti locali. Per quanto riguarda invece i precari del Centro Italia, che sono oltre 600, confidiamo che possano essere assorbiti anche dal Dipartimento nazionale della Ricostruzione, che sarà un’evoluzione del dipartimento Casa Italia e che è ancora in fase di strutturazione”.

Tra gli altri emendamenti riguardanti l’Abruzzo, c’è anche l’istituzione di un fondo permanente per il rilancio socio economico del Cratere 2016/17, al quale sarà destinato il 5% dei fondi della ricostruzione pubblica; la proroga della zona franca urbana (sempre per il Cratere 2016/17); lo spostamento da fine giugno a fine luglio delle scadenze per la presentazione dei documenti per la restituzione delle tasse sospese alle imprese (misura che interessa il Cratere 2009).

E sempre parlando del terremoto 2009, il rifinanziamento della ricostruzione, ha detto Pezzopane, andrà fatto con la prossima legge di Stabilità: “Il Governo è già stato informato, Fabrizio Curcio in audizione ha detto che servono altri 5,7 miliardi. Dello stanziamento precedente rimangono ancora altri 1,3 miliardi, che ci consentiranno di andare avanti per tutto il 2020 e anche per buona parte del 2021”.

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