Martedì, 23 Giugno 2020 13:09

Altro che candidature unitarie: centrodestra si spacca a Chieti e Avezzano. Febbo si autosospende da Forza Italia, Salvini arriva in Marsica

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All’indomani del comunicato congiunto firmato da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini – leader di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – per annunciare i nomi dei candidati presidenti del centrodestra alle elezioni regionali del prossimo settembre oltre che l’accordo su candidature unitarie anche alle comunali, le acque nel centrodestra abruzzese sono più agitate che mai.

“L’accordo raggiunto, in un clima di grande collaborazione – hanno comunicato le segreterie nazionali dei partiti - prevede che la Lega indichi i candidati in alcune città del Centro-Sud fra cui Reggio Calabria, Andria, Chieti, Macerata, Matera, Nuoro, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia esprimeranno candidati in altre città al voto". Di fatto, è arrivata così l’investitura ufficiale di Fabrizio Di Stefano a candidato sindaco di Chieti, in un quadro di rinnovata intesa che sottende, tra l’altro, al via libera definitivo alla discesa in campo del segretario provincia della Lega Tiziano Genovesi a candidato di coalizione ad Avezzano. 

Tuttavia, l’annuncio non ha tacitato i mal di pancia; anzi, l’accelerazione delle ultime ore ha reso manifeste le spaccature nel campo del centrodestra. 

A Chieti, una parte consistente di Forza Italia – quella che fa capo all’assessore regionale Mauro Febbo – non ha alcuna intenzione di sostenere la candidatura di Di Stefano: sotto il simbolo di Forza Chieti, si sta costruendo piuttosto un contenitore civico intorno al nome di Bruno Di Iorio che ha trovato sponde importanti anche nel campo dei moderati di centrosinistra, ed in particolare in Italia Viva, con la concretizzazione, almeno su base cittadina, di quel progetto politico di centrismo moderato che avrebbe in mente Matteo Renzi, convinto di poter intercettare il consenso dei liberali di centrodestra che non intendono seguire Salvini e Meloni sulla via del sovranismo. 

Una spaccatura che non potrà che avere ripercussioni anche a livello regionale.

Accade più o meno lo stesso ad Avezzano. 

Che il sindaco uscente Gabriele De Angelis fosse ‘fuori dai giochi’ era davvero difficile da credersi; in realtà, il coordinatore provinciale di Forza Italia ha continuato a lavorare, in questi mesi, provando a costruirsi la strada verso la candidatura. E all’indomani dell’accordo nazionale sancito da Salvini, Meloni e Berlusconi, De Angelis ha deciso di rompere gli indugi. 

Stamane, il gruppo promotore del Movimento civico “Riprendiamo il cammino” ha diffuso un appello, in calce 163 firme dei primi cittadini aderenti, con l’invito esplicito a De Angelis a scendere di nuovo in campo “per completare quel percorso di rinascita della città non più procrastinabile”, le loro parole. 

La città di Avezzano, commissariata ormai da più di un anno - si legge nell’appello – “vive mestamente un periodo di stallo politico oltre che di vuoto amministrativo che l’ha già irrimediabilmente esclusa dalla programmazione regionale. E ai cittadini, ancora oggi, risultano di difficile comprensione le motivazioni della caduta dell'amministrazione De Angelis che, in soli 22 mesi di operato effettivo, aveva tracciato importanti linee di innovazione, realizzando opere significative. Aver deciso di far cadere l'amministrazione sul voto del bilancio consuntivo - aggiunge il movimento civico - resta ancora oggi la prova inequivocabile di una scelta irresponsabile, visto che nei mesi successivi nessuno degli artefici ha proposto all'attenzione della città progetti seri e credibili”.

 Di qui, l’appello al sindaco uscente a riprovarci.

Una mossa costruita a tavolino, destinata a smuovere le acque nel centrodestra, e non solo. Sebbene sia sul tavolo la candidatura di Roberto Verrecchia in quota Partito Democratico, infatti, restano sullo sfondo Gianni e Giuseppe Di Pangrazio che, c’è da scommetterci, non resteranno a guardare.

Febbo: "Avanti col progetto civico, mi sospendo da Forza Italia"

"Le decisioni assunte dal tavolo politico nazionale del centrodestra erano scontate ed ampiamente anticipate poiché vi erano contestualmente da definire una serie di candidature regionali che sicuramente hanno una valenza politica e amministrativa ben più importanti rispetto a città seppur capoluogo di Provincia. Per cui, il Presidente Berlusconi non poteva non chiudere il quadro dell'accordo generale e di questo sono ben consapevole".

Questo il commento dell'assessore regionale Mauro Febbo, che aggiunge: "Quando, mesi fa, è iniziato su Chieti il percorso del nuovo progetto civico amministrativo mi ero rapportato da subito con il mio partito illustrandone le motivazioni mie, di tutto il gruppo consiliare e dei vertici comunali sia al coordinatore Nazario Pagano sia allo stesso Maurizio Gasparri (responsabile Enti locali) finanche al vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani. Ricordo come cinque anni fa il sottoscritto e tanti ex Forza Italia (oggi aderenti alla Lega e FdI) erano contrari alla ricandidatura del sindaco uscente ed anche in quell'occasione da Roma arrivò l'input di sostenere il candidato che nel frattempo era passato dal PDL al Nuovo Centro Destra (NCD). Come era prevedibile, e i fatti mi danno ragione, abbiamo assistito ad un continuo susseguirsi di frizioni interne tra la maggioranza ed il partito di Forza Italia, rispetto alle indicazioni di scelte programmatiche e di gestione del governo cittadino!.

Oggi in questa tornata amministrativa non è tollerabile ricadere nello stesso errore e subire nuovamente le indicazioni del mio partito e del mio coordinatore - aggiunge Febbo - "che comunque ringrazio della fiducia e della stima accordatami anche nella recente nomina di responsabile regionale organizzativo. Oggi non posso tradire gli interessi della mia città che vedo soffrire da troppo tempo, costretta a subire un declino socio-economico non più tollerabile. La mia è una decisione, insieme a quella di tanti amministratori, dirigenti e amici, che sicuramente mi costa e costerà in termini personali, politici e amministrativi ma nulla scalfirà la mia convinzione di uomo e di appartenente al centrodestra, anzi di destra. Ritengo invece questa essere una competizione esclusivamente amministrativa e locale su cui vogliamo far nascere un progetto ben definito che passa sicuramente e prioritariamente dalla discontinuità. Infatti, coloro che cinque anni fa non hanno digerito la ricandidatura del sindaco uscente e che hanno continuamente contestato l'operato dell'amministrazione uscente oggi si ritrovano ancora di nuovo tutti insieme; l'unico collante è quello della rielezione. Pertanto vado e andiamo avanti insieme a tanti amministratori e concittadini con il nostro programma che presto presenteremo alla città di Chieti e, nella consapevolezza di poter mettere Forza Italia e il suo coordinatore regionale in difficoltà, da oggi mi ritengo autosospeso dal partito".

Salvini arriva a Avezzano

Intanto domani, mercoledì 24 giugno, alle ore 17.30, davanti al Comune di Avezzano, il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, incontrerà il candidato sindaco Tiziano Genovesi, accompagnato dal segretario regionale del Carroccio, Luigi D'Eramo.

Ultima modifica il Martedì, 23 Giugno 2020 20:22

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