Via libera dalla giunta comunale allo stanziamento di 2,1 milioni di euro per la pianificazione dei fondi del programma di sviluppo ReStart 2020, con cui una parte delle risorse destinate alla ricostruzione è destinata allo sviluppo delle potenzialità culturali del cratere 2009.
Di queste somme 1,9 milioni sono stati assegnati secondo tre direttrici, ovvero filoni A, B1 e C mentre i 200mila restanti saranno regolamentati attraverso atti successivi alla delibera odierna approvata dall’esecutivo.
900mila euro del filone A saranno destinati alle Istituzioni culturali aquilane afferenti al Fondo unico per lo spettacolo riconosciute dal Mibact, mentre con il filone B1 verranno finanziate in maniera diretta attività individuate dall’Amministrazione comunale per complessivi 650mila euro; si tratta di Perdonanza Celestiniana (200mila), Jazz Italiano per L’Aquila (80mila), Cantieri dell’Immaginario (280mila euro), Sharper e Notte dei ricercatori (50mila euro), Festival della Montagna (40mila euro). Con il filone C, 350mila euro, saranno sostenute iniziative con ricaduta negli altri comuni dell’area del cratere.
A tal proposito, comunque, il 10 febbraio scorso in una nota il tavolo di Coordinamento delle aree omogenee aveva autorizzato l’utilizzo di tali fondi per l’organizzazione di eventi da inserire nella programmazione relativa alla candidatura della città dell’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2021ma dato atto che, a causa della pandemia Covid-19, la candidatura sarà prorogata al 2022, ci sarà un ulteriore confronto per la modalità di assegnazione di tali risorse, così come previsto dalle linee guida 2018-2020.
“È stato fatto un buon lavoro, considerato che i fondi disponibili per quest’anno sono inferiori rispetto a quelli dello scorso anno e, come previsto dalla delibera Cipe 49 del 2016, la riduzione è del 24,3% se si considera il triennio 2016-2019. – spiega il sindaco dell’Aquila che detiene la delega alla Cultura, Pierluigi Biondi – Quella di quest’anno sarà l’ultima annualità di finanziamento del programma ReStart, il cui flusso finanziario è strettamente legato ai fondi per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma 2009 che andranno ad esaurirsi il prossimo 31 dicembre. In tempi non sospetti, già dal febbraio scorso, ho lanciato un appello affinché governo e parlamento si impegnino per reperire la liquidità necessaria non solo per completare la ricostruzione materiale dei comuni ma anche per non arrestare il grande processo di rinascita culturale e solo apparentemente intangibile che i territori hanno intrapreso da ormai undici anni e che deve essere ancora portato a compimento attraverso un adeguato sostegno da parte dello Stato” conclude il primo cittadino.
Con una seconda deliberazione, inoltre, la giunta comunale ha concesso la proroga al 31 dicembre 2021 per le realizzazione dei progetti sostenuti con il bando ReStart Cultura 2019 (filoni A, B2a e C) in considerazione del blocco delle attività legato alle disposizioni emanate per contrastare l’emergenza coronavirus e che non ha consentito ai beneficiari l’attuazione delle iniziative finanziate.