Giovedì, 17 Aprile 2014 18:46

Elezioni regionali, Nusca punta tutto sull'appoggio dei sindaci

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Ha scritto Marco Damilano sull'Espresso che “la Prima Repubblica era fondata sui partiti, la Seconda sul conflitto di interessi (di stampo berlusconiano, ma non solo)” mentre la Terza - nata con l'irresistibile ascesa di Matteo Renzi e la sua nomina a presidente del Consiglio - “sarà basata sulle fasce tricolori”. Quella che fino a qualche anno fa era soltanto un’immagine mediatica, una suggestione giornalistica – il partito dei sindaci appunto– con l'avvento dell'ex sindaco di Firenze secondo Damilano è diventata ormai una realtà.

Il nuovo verbo renziano, basato su questa inedita centralità assegnata ai primi cittadini nonché su una politica tutta energia e velocità, sta condizionando non poco anche la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali abruzzesi, almeno sul fronte della coalizione di centrosinistra.

Indicativa, in tal senso, è stata la presentazione della candidatura di Emilio Nusca, ex sindaco di Rocca di Mezzo, attualmente coordinatore dei sindaci delle aree omogenee del Cratere.

Nusca capeggerà la lista civica “Regione facile”, sostenuta da una compagine di sindaci dei Comuni dell'entroterra della provincia dell'Aquila. In 32 hanno scelto infatti di appoggiare la candidatura dell'ex primo cittadino rocchigiano, sottoscrivendo un documento che, come ha sottolineato Luciano D'Alfonso (intervenuto alla presentazione svoltasi in pompa magna in un noto albergo-ristorante cittadino), ha tutta l'aria di essere un “impegno contrattuale”.

La nostra è una lista che nasce dal territorio” ha detto Nusca “Ringrazio i sindaci con i quali ho condiviso, in questi ultimi cinque anni, un'esperienza triste e drammatica ma a suo modo anche entusiasmante. Con loro abbiamo inventato un nuovo modello di governance, abbiamo avuto un'intuizione dimostratasi vincente, quella delle aree omogenee. Che fosse un'idea giusta lo ha dimostrato il fatto che è stata accolta dal governo di allora, in particolare dall'ex ministro Barca, e che è diventata una legge dello Stato. I sindaci” ha aggiunto Nusca “devono avere una rappresentanza maggiore all'interno della Regione. Luciano D'Alfonso è la persona giusta per recepire tale sollecitazione perché è stato un sindaco e perché ha, nella sua cultura, questa visione, questo concetto del territorio e dell'appartenenza”.

Concetti ribaditi anche dal candidato presidente del centrosinistra: “Io penso che la Regione debba essere iniettata da una serie di immissioni di sindaci che possano riportare un avvicinamento tra la questione e la norma, tra le aspettative di una comunità e il potere di prendere le decisioni”.

Eccola, l'altra parola chiave: velocità. Rapidità delle scelte e delle decisioni. “Speditezza”, come l'ha definita D'Alfonso con il suo solito eloquio torrenziale.

Sulla necessità di accelerare i tempi delle decisioni a D'Alfonso ha fatto eco Nusca: “C'è bisogno di più rapidità tra l'azione pensata e l'azione messa in campo. Lo slogan scelto per la nostra lista, non a caso, è “Regione facile”, e si riferisce a una Regione che sappia decidere e legiferare in maniera veloce”.

Parlando dell'Aquila e del Cratere, Nusca e D'Alfonso hanno ribadito la necessità di dotare la legislazione regionale di un provvedimento sull'Aquila capoluogo e di concentrarsi, ora che la ricostruzione è iniziata, sullo sviluppo economico: “La gente sta andando via” ha affermato Nusca “se non interveniamo subito rischiamo di fare case bellissime dove non però abiterà nessuno, ripetendo così errori fatti in passato in altre zone colpite da catastrofi”.

Ad ascoltare Nusca e D'Alfonso, una platea formata dai sindaci firmatari del documento di investitura, dagli altri candidati e da Giovanni Lolli, al quale D'Alfonso ha riservato l'ennesima strizzatina d'occhio (“La sua esperienza sarà molto utile al cammino che faremo in Regione”). Un ammiccamento che lascia presagire un futuro coinvolgimento dell'ex sottosegretario ed ex parlamentare Pd nella squadra di governo.

Tutti i candidati della lista “Regione facile”. D'Alfonso: “Obiettivo settantamila preferenze”

Oltre a Emilio Nusca, sono candidati nella lista “Regione facile” Lucia Pandolfi, Lorenzo Berardinetti, Claudia Bultrini, Sara Cecala, Leonardo Lippa, Enrico Verini.

“Questa lista può arrivare a prendere dai sessanta ai settantamila voti” ha detto D'Alfonso.

Obiettivo sicuramente ambizioso, tenendo conto dell'alto numero di liste che sosterrà D'Alfonso, formazioni elettorali che dovranno contendersi un serbatoio di voti comunque limitato. Tanto che sono in molti ormai a pensare che questa eccessiva frammentazione e soprattutto la nutrita presenza, all'interno delle liste civiche provinciali, di candidati aquilani, possa andare a tutto svantaggio del Pd, che punta a far eleggere il vincitore delle primarie Pierpaolo Pietrucci.

Stefano Albano, segretario del Pd aquilano, però smentisce qualsiasi maretta: “Da parte nostra non c'è nessun timore. Noi come Pd abbiamo fatto, con le primarie, un percorso lineare e trasparente. Pietrucci parte da una posizione di vantaggio, da un bagaglio importante di voti, quelli ottenuti alle primarie appunto, un risultato che noi puntiamo a raddoppiare. Siamo molto sereni”.

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Aprile 2014 11:18

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