Giovedì, 16 Luglio 2020 12:36

L'Aquila, la crisi di maggioranza: Biondi ritira le deleghe agli assessori della Lega

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"A distanza di 48 ore dall’attacco ingiustificato e inaccettabile da parte del capogruppo della Lega, non avendo ottenuto dal partito alcun cenno di smentita rispetto alla dichiarazione di ‘mancanza di fiducia’ che la stessa compagine evidentemente nutre nei confronti dell’organo esecutivo, che comprende anche i componenti di Giunta leghisti, mi sono trovato costretto a firmare l’atto con cui ritiro le deleghe agli assessori Daniele Ferella, Fabrizio Taranta e Fabrizia Aquilio".

Rompe gli indugi il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e, alla luce dell’intervento del capogruppo del Carroccio Francesco De Santis nel corso del Consiglio comunale del 14 luglio scorso, apre formalmente la crisi di maggioranza con conseguenze difficili da prevedere, al momento. "Lo faccio a malincuore perché – continua il sindaco – in questo anno e mezzo da che sono entrati nella compagine governativa della città mai ho dubitato della qualità del loro lavoro e della fedeltà alla Istituzione che rappresentano. Basti pensare, solo per fare degli esempi, alla gigantesca attività ricognitiva propedeutica alla stesura del nuovo Piano regolatore di cui abbiamo ereditato una forma monca e inapplicabile da chi ci ha preceduto, alle attenzioni nei confronti del progetto di decoro del capoluogo e delle frazioni, alle attività di gestione dell’emergenza Covid in termini di protezione civile e assistenza alla popolazione, alla decisa, elegante e competente impronta di rilancio e di promozione dell’immagine della città. Cose che si sommano ai risultati ottenuti da questa Amministrazione a 360 gradi".

Nonostante il quadro drammatico dal punto di vista economico, organizzativo e gestionale in cui è stato lasciato l’ente dopo la sciagurata esperienza del centrosinistra, aggiunge Biondi, "sono stati raggiunti importanti traguardi e non stupisce che a non riconoscerli sia una parte dell’opposizione, rancorosa e risentita per essersi vista ‘togliere il piatto da sotto il muso’ tre anni fa. Che non se ne accorga una componente importante della maggioranza di centrodestra, che in questo triennio ha rivestito ruoli chiave all’interno della Giunta, è paradossale e contraddittorio. Pertanto, come già detto, ai fini di ripristinare una modalità equilibrata di governo della città, attendo che la Lega smentisca quell’inconcepibile ‘sentimento di vergogna’ che ha espresso il suo capogruppo. Preciso, infine, che tale decisione è stata condivisa anche con i rappresentanti del mio partito, a tutti i livelli, e comunicata a tutte le componenti della maggioranza di centrodestra", conclude Biondi.

Con queste parole, il sindaco dell'Aquila ha investito, di fatto, le segreterie nazionali e regionali della crisi aperta dalla Lega in città: d'altra parte, è chiaro che la vicenda cittadina si intrecci con i difficili equilibri tra le forze di centrodestra alla guida della Regione, con continui scontri in seno all'esecutivo regionale tra Lega e Fratelli d'Italia, che hanno inevitabili ripercussioni anche ai livelli locali, con la coalizione che fatica a trovare una unità verso le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre in città importanti come Chieti ed Avezzano.

 

Ultima modifica il Giovedì, 16 Luglio 2020 12:54

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