Dopo giorni di silenzio, la Lega batte un colpo.
A 48 ore dall'annuncio del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che ha deciso di ritirare le deleghe agli assessori leghisti, in risposta al durissimo affondo del capogruppo del Carroccio Francesco De Santis, nel corso del Consiglio comunale del 14 luglio scorso, il partito, con una nota, ha fatto sapere che "da lunedì comincerà una campagna di ascolto che andrà avanti per tutta l’estate. Incontreremo artigiani, commercianti, imprenditori, albergatori, associazioni di categoria e di volontariato, semplici cittadini. Saremo per strada e nelle piazze, anche nelle frazioni, per recepire le loro istanze e dare nuovo impulso all’azione amministrativa comunale".
L'annuncio è 'firmato' dal coordinatore regionale del partito, il deputato aquilano Luigi D’Eramo, dal vice presidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, dagli assessori comunali (senza deleghe, al momento) Fabrizio Taranta, Daniele Ferella e Fabrizia Aquilio e da tutto il gruppo consiliare cittadino.
Un messaggio che ha una doppia chiave di lettura: la prima, la Lega intende mostrarsi compatta; una risposta alle voci di presunte crisi interne, con gli assessori comunali e lo stesso Imprudente che non avrebbero condiviso i toni dell'intervento di De Santis. Si è parlato persino di un possibile passo indietro di De Santis, per provare a ricucire, così, i rapporti con il sindaco Biondi. Ed invece, il Carroccio offre una immagine di unità.
C'è un secondo livello di lettura, però: di fatto, la Lega prova a fare un passo verso la 'pace', non facendo riferimento alla crisi attuale ma aprendo ad un percorso di ascolto "per fare il punto sul lavoro svolto fino ad oggi e capire, al contempo, quali sono le nuove necessità emerse alla luce dell'emergenza coronavirus".
Parole che non suonano affatto come un 'disimpegno' dall'attuale maggioranza al governo della città. "L'obiettivo - spiega il gruppo della Lega - è arrivare alla stesura di un piano concreto, dettagliato, serio, che fissi le priorità e le linee di intervento più urgenti per calibrare al meglio l’azione politica e amministrativa e renderla più aderente alle necessità attuali. Massima attenzione sarà riposta sui temi centrali in questa fase delicatissima: commercio, attività produttive, sociale, qualità della vita, cura dell’ambiente, disagio e povertà. Argomenti che si incasellano perfettamente nell’attività già portata avanti proficuamente da assessori e consiglieri comunali del partito".
E qui sta il punto: la Lega, evidentemente, intende stilare una sorta di 'accordo' di fine legislatura su cui avviare l'interlocuzione con Biondi per far rientrare la crisi; un modo per uscire dall'angolo in cui il Carroccio si è cacciato, offrendo un motivo di confronto sui temi che consenta di giungere ad una sintesi senza dover sconfessare il capogruppo De Santis. "Abbiamo assunto degli impegni in campagna elettorale e i cittadini hanno riposto nella Lega la massima fiducia, premiandoci in ogni competizione con numeri importantissimi. E’ per questo che, nel solco di quanto fatto finora, non intendiamo modificare la nostra linea d’azione, accanto ai cittadini e sul territorio, senza sosta alcuna, lavorando alacremente sui problemi e sulle strategie di sviluppo. Il momento è critico e impone serietà e concretezza".
Insomma, la Lega non ha inteso prendere le distanze dalle parole del capogruppo, come aveva chiesto il sindaco dell'Aquila, ma ha fatto un passo in avanti. Non resta che attendere la risposta di Biondi. Di certo, le 'ambasciate' sono al lavoro per far rientrare la crisi.