Torna a riunirsi domani il Consiglio comunale dell'Aquila, convocato dal presidente Roberto Tinari in videoconferenza, su piattaforma digitale: una decisione che, nei giorni scorsi, ha scatenato le polemiche delle opposizioni considerato che il 14 luglio scorso, dopo 5 mesi, si era finalmente riusciti a convocare l'assise in presenza, nella sala ipogea dell'Emiciclo. Si è fatto un passo indietro, e la ragione è squisitamente politica.
D'altra parte, quello di domani è il primo Consiglio che segue all'apertura formale della crisi di maggioranza, non ancora risolta, col sindaco Pierluigi Biondi che ha ritirato le deleghe agli assessori della Lega Daniele Ferella, Fabrizio Taranta e Fabrizia Aquilio.
Di fatto, si spera di chiudere in fretta la discussione sull'ordine del giorno all'attenzione dell'assise, chiamata ad esaminare la quarta variazione al bilancio di previsione 2020-2022 riguardante i maggiori fabbisogni di spesa e le minori entrate dovute all’emergenza coronavirus e l’affidamento in house dei servizi strumentali alla società partecipata Sed mediante approvazione del progetto tecnico e del contratto di servizio, rinviando la soluzione della crisi a tempi migliori, quando, magari, si sarà trovata una sintesi verso le elezioni amministrative di Chieti e Avezzano.
E un assaggio si è avuto stamane, con le riunioni della prima Commissione consiliare 'Bilancio' e della quarta 'Affari costituzionali e regolamento' che hanno dato velocemente il via libera alle proposte di deliberazione concernenti il regolamento dell'imposta municipale propria (Imu) e della tassa sui rifiuti (Tari), la presa d'atto delle disposizioni normative nazionali in materia di Cosap relative all'emergenza covid-19 e l'approvazione delle aliquote e delle detrazioni della nuova Imu per l'anno in corso, già inserite all'ordine del giorno del Consiglio di domani.
La Lega, che il 14 luglio scorso aveva attaccato duramente il sindaco e parte della Giunta per bocca del capogruppo Francesco De Santis, ha dato il via libera ai provvedimenti come nulla fosse accaduto. Un atteggiamento che racconta della confusione che regna in seno al Carroccio e, più in generale, al centrodestra cittadino che si ritrova a guidare la città con una giunta azzoppata, e non se ne è compreso il motivo, e con tensioni tra le forze di coalizione che non hanno ancora trovato un punto di sintesi, se mai si troverà.
Di "crisi tattica" parla il consigliere Lelio De Santis (Cambiare insieme): "Quello che succede nel capoluogo di Regione è incredibile sul piano politico ed assurdo sul piano amministrativo, da riderci sopra se non ci fossero di mezzo gli interessi della città", l'affondo. "Da 15 giorni c’è una crisi formale aperta dal ritiro delle deleghe ai tre assessori della Lega, deciso dal sindaco Pierluigi Biondi a seguito dell’accusa violenta del capogruppo del partito di Salvini di inefficienza e di incapacità alla Giunta comunale. Si tratta di crisi tattica, dichiarata per ragioni di politica regionale e di supremazia fra Lega e F.d.I che, dopo essersi spartire le poltrone disponibili a L’Aquila, si giocano quelle di Avezzano e di Chieti".
Ne è la riprova che oggi in Commissione la Lega e F.d.I hanno votato a favore di tutte le delibere illustrate dal vice Sindaco, "attaccato frontalmente pochi giorni fa, e riguardanti le tariffe Tari, Imu, Cimp: argomenti nient'affatto marginali", ha tuonato De Santis. "E questo voto è avvenuto nonostante la crisi e nonostante le posizioni contrapposte sul tema: la Giunta ha deliberato, per esempio, il rinvio delle scadenze delle tasse a settembre, mentre la Lega aveva annunciato in pompa magna, con i vertici regionali, l’abbattimento della Tari per tutto l’anno! Ma ormai la politica cittadina, crisi o non crisi, è malata di 'annuncite' e vive alla giornata, non si cimenta mai con un’idea di città, con un piano di sviluppo, con la realizzazione di un’opera qualificante".
Che la crisi, dannosa comunque, sia falsa o tattica "lo dimostra il fatto che gli assessori della Lega, dopo tutte le parolacce dette e subite, stanno lì incollati alle sedie e con in tasca l’indennità di carica. Allora, è ora di fare chiarezza: riprendere il lavoro amministrativo in modo serio o restituire la parola ai cittadini".
In verità, un 'segnale' politico stamane è arrivato: oltre all'assenza del consigliere malpancista Luciano Bontempo (capogruppo Udc), non si è potuto che notare come i consiglieri comunali di Forza Italia abbiano disertato il primo e secondo appello della Commissione Bilancio, guidata da Luigi Di Luzio della Lega, per poi apparire all'improvviso parlando di "problemi di connessione"; è parso, tuttavia, un messaggio piuttosto chiaro alla maggioranza: qualora la spaccatura tra il Carroccio e Fratelli d'Italia dovesse rientrare senza un chiarimento formale, i forzisti potrebbero aprire un nuovo fronte di scontro. L'ennesimo.