Lunedì, 07 Settembre 2020 11:08

L'Aquila: odg e mozioni del Consiglio restano, per lo più, lettera morta

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Nei giorni scorsi è tornata a riunirsi in presenza, a Villa Gioia, la V Commissione consiliare 'Garanzia e controllo' presieduta da Giustino Masciocco; all'ordine del giorno, la verifica sull'attuazione di quanto disposto dal Consiglio comunale a seguito dell'approvazione degli ordini del giorno e delle mozioni.

In effetti, è consuetudine - censurabile - non di oggi, viene da lontano, che l'esecutivo non dia seguito ai provvedimenti approvati dall'assise civica e che pure impegnerebbero l'amministrazione attiva ad assumere determinati orientamenti o, se impossibilitata, a motivarne le ragioni. Accade esattamente il contrario. E l'audizione del vice sindaco Raffaele Daniele, in sostituzione del sindaco Pierluigi Biondi impegnato nella conferenza stampa convocata per scagliarsi contro la deputata Stefania Pezzopane, e il segretario generale Lucio Luzzetti non hanno fatto altro che confermarlo. 

Su 28 provvedimenti approvati in Consiglio dall'inizio della legislatura, per lo più presentati da consiglieri di maggioranza, soltanto 5 hanno avuto dei riflessi concreti in atti prodotti

In particolare, l'ordine del giorno del dicembre 2017, primo firmatario Francesco De Santis (Lega), sulle "misure contro l'accattonaggio nel territorio comunale" ha avuto un seguito nella predispozione, da parte del Nucleo di Polizia Stradale e Pronto Intervento, di ulteriori servizi di vigilanza nelle aree più interessate da fenomeni di degrado urbano, in particolare nei piazzali delle grandi strutture commerciali e nei parcheggi dell'Ospedale San Salvatore. Non solo: due anni dopo, nel dicembre 2019, lo stesso Consiglio ha approvato la proposta di modifica del Regolamento di Polizia Urbana con conseguente entrata in vigore del nuovo art. 5 bis che dispone l'applicazione di particolari divieti in alcune aree urbane tra cui il Terminal di Collemaggio. 

L'ordine del giorno approvato nel dicembre 2018, su impulso della consigliera Carla Cimoroni (L'Aquila chiama) e del sindaco Pierluigi Biondi, sulla "scuola del centro sperimentale di cinematografia" è stato trasmesso all'allora ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli e all'allora presidente vicario di Regione Abruzzo Giovanni Lolli con la richiesta di individuare le risorse finanziarie volte a garantire stabilità e continuità nella programmazione che, in effetti, in questi anni non è mancata. 

In parte, ha avuto un seguito anche l'ordine del giorno approvato nel giugno 2019 su proposta del consigliere Leonardo Scimia (Insieme per L'Aquila-Fratelli d'Italia) e altri colleghi sulla vicenda 'Accord Phoenix': giusto un anno dopo, nel giugno 2020, è stato chiesto alla società di fornire informazioni circa l'utilizzo dei fondi già erogati, gli investimenti previsti e le assunzioni da completare; non è dato sapere, però, se risposte siano arrivate. 

Per ciò che attiene la mozione approvata dal Consiglio nel luglio 2019, sul "piano di riordino della rete ospedaliera della Regione Abruzzo", è stata trasmessa una nota all'assessore Nicoletta Verì affinché venga previsto un Dea di II livello L'Aquila-Teramo: tuttavia, l'indicazione che arriva da Palazzo Silone è di una organizzazione che preveda ospedali di I livello nei quattro capoluoghi di provincia con funzioni di Dea. 

In ultimo, sebbene assai lentamente, si sta procedendo con l'iter amministrativo di riconoscimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, come proposto da Paolo Romano (Italia Viva) e altri consiglieri con una mozione approvata a febbraio 2020. La segreteria generale ha predisposto la delibera giuntale di trasmissione al Consiglio: è stata inserita all'interno del sistema di gestione documentale. Non è dato sapere, però, quando verrà messa all'ordine del giorno.

Per il resto, i provvedimenti approvati dal Consiglio sono rimasti, di fatto, lettera morta. 

Non ha avuto seguito l'odg dell'ottobre 2017 sul "contrasto al gioco d'azzardo", approvato su proposta dei consiglieri Roberto Santangelo e Luca Rocci (L'Aquila futura), e così quello del febbraio 2018 sull'"affissione dei manifesti funebri e la dislocazione in diverse zone dei cassoni per la raccolta dei rifiuti ingombranti"; non ha avuto seguito la proposta bipartisan delle consigliere Elisabetta Vicini (Italia Viva) ed Ersilia Lancia (Fratelli d'Italia) sulla "istituzione del garante comunale per i diritti delle persone private della libertà personale", pure approvata dall'assise civica, e neanche l'odg dei consiglieri Paolo Romano (Italia Viva) ed Elia Serpetti (Il Passo Possibile) sull'"allargamento del progetto Sprar a favore dei minori non accompagnati"; tra l'altro, quel modello virtuoso d'accoglienza è stato poi smantellato dall'allora ministro degli Interni Matteo Salvini

Tanto meno ha avuto seguito la richiesta, votata dal Consiglio su proposta di Carla Cimoroni (L'Aquila chiama) e altri consiglieri, di chiarimenti sulla esclusione della tratta L'Aquila-Roma dalla definizione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale". 

E ancora: non ha trovato ancora attuazione la mozione presentata dai consiglieri Elisabetta De Blasis (gruppo Misto), Daniele Ferella (Lega) e Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro), approvata dall'assise, per chiedere una variazione di bilancio in favore di Afm così da adeguare il contratto del personale pre-interscuola".

E' rimasto soltanto su carta, di fatto, anche l'odg approvato su proposta di Stefano Albano (Pd) e Francesco De Santis (Lega) sulle misure da affrontare per risolvere le "problematiche del centro storico", e vale lo stesso per il provvedimento, primo firmatario lo stesso Albano, sul "contrasto all'abbandono  e al degrado del territorio". 

Non ha prodotto effetti l'odg presentato dal gruppo della Lega per impegnare l'amministrazione "a ridurre sensibilmente l'uso e il consumo della plastica nelle strutture comunali" e così il provvedimento presentato da Paolo Romano (Italia Viva), anche questo approvato dall'assise, che avrebbe dovuto impegnare la Giunta ad assumere "ulteriori azioni a favore delle fragilità sociali della città". 

E potremmo andare avanti a lungo. 

Questo lo stato dell'arte.

"Troppe volte in Consiglio comunale vengono approvate mozioni e ordini del giorno che, giustamente, i consiglieri comunali propongono all'assise per impegnare o consigliare l'amministrazione ad attuare alcuni provvedimenti, ma che vengono poi disattese", il commento del presidente della Commissione Giustino Masciocco. "E' un modo di fare poco corretto nei confronti dei consiglieri eletti che, magari, rivendicano pubblicamente l'approvazione di un odg o di una mozione che, tuttavia, non ha poi alcun riflesso concreto. In questo modo, si inganna l'elettorato. Tra l'altro, parliamo per lo più di provvedimenti proposti dalla maggioranza (la maggior parte di quelli presentati dall'opposizione vengono, di fatto, bocciati): sarebbe più corretto, dunque, non farle arrivare a discussione se già si sa che non verranno attuate".

Ultima modifica il Lunedì, 07 Settembre 2020 12:14

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